In Italia comanda, decide, ordina la disinformazione. Sette televisioni e tre giornali si sono sostituiti alla democrazia. Tutto quello che non sapete รจ vero. Quello che sapete รจ ciรฒ che vuole il Sistema. Non c'รจ bisogno della polizia o delle leggi speciali per vivere in un regime. E' sufficiente il controllo dell'informazione. I media sono il primo obiettivo in qualunque colpo di Stato.
L'Italia non sa piรน nulla. Non riesce piรน a giudicare. E' schizofrenica. La realtร  e l'informazione che riceve sono due cose diverse, contrapposte. E' un pugile in stato confusionale, che non sta piรน in piedi, con l'assistente all'angolo del ring che gli grida che va tutto bene. Non essere o sapere? Questo รจ il dilemma.
Non siamo padroni della nostra vita perchรจ non sappiamo. Sette televisioni e tre giornali. RAI1, RAI2, RAI3, Canale 5, Italia1, Rete4, La7, il Corriere della Sera, la Repubblica, la Stampa. Il nostro Governo, il nostro Parlamento, i nostri occhi sono loro. I magnifici 10. I nomi dei direttori sono importanti, ma fino a un certo punto. Riotta, Mazza, Giordano, Liguori, Fede, Piroso. A chi rispondono questi signori? Che interessi rappresentano?
Prodi ha messo lรฌ il pinguino Riotta e Fini, "una mattina, una brutta mattina", ha regalato la scrivania del Tg2 a Mazza. I giornalisti dei telegiornali pubblici sono addetti di uffici stampa, velinari (talvolta vaselinari), impiegati di Regime.
Canale 5, Italia1 e Rete4 sono strumenti di propaganda di Testa d'Asfalto. Hanno una doppia funzione: fargli fare miliardi di euro con la pubblicitร  attraverso Publitalia e mantenere gli italiani in coma assistito. Lo psiconano รจ un concessionario dello Stato. Le frequenze televisive su cui trasmette sono nostre. Il conto corrente, le notizie e il conflitto di interessi, invece, sono solo suoi. La7 รจ di Telecom Italia, un megafono degli interessi industrilali dei suoi azionisti. Benetton ad esempio, Telefonica a riesempio.
Paolo Mieli รจ l'espressione del salotto buono del Corriere della Sera. Un gruppo assortito di societร  che spazia dalla Pirelli a Mediobanca, da Intesa San Paolo alla Tod. I padroni del Corrierone si chiamano Confindustria e ABI. Geronzi, Passera, Tronchetti, Della Valle. La Repubblica รจ del gruppo l'Espresso dell'ingegner Carlo De Benedetti, industriale, finanziere. La Stampa รจ del gruppo Fiat, un quotidiano ispirato da Luca Cordero di Montezemolo.
Riassunto: partiti, Testa d'Asfalto, Confindustria e ABI possiedono l'informazione. Se vogliono possono farci credere qualunque cosa. E ci fanno credere qualunque cosa.

Il V2 day del 25 aprile รจ il primo passo per ridare la capacitร  di intendere e volere agli italiani. L'informazione va separata da interessi economici e politici.
Tre referendum per una libera informazione in un libero Stato.

1. Abolizione dell'ordine dei giornalisti di Mussolini.

2. Abolizione del finanziamento pubblico all'editoria di un miliardo di euro all'anno.

3. Abolizione della legge Gasparri e del duopolio Rai-Mediaset.


Fonte: Beppe Grillo

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