Tanto per non cambiare abitudini, al centro della campagna elettorale statunitense anche quest’anno ci sono i pettegolezzi sulle vite private dei candidati e dei membri della loro squadra: Obama accusato di essere musulmano, il fratello povero di Obama che vivrebbe in una baracca a Nairobi, il figlio minore di Sarah Palin (vice di McCain per la corsa alla Casa Bianca) che sarebbe in realtĂ  suo nipote e ora la gravidanza della figlia adolescente.Internet si rivela un complice particolarmente potente per chi vuol far circolare questo genere di informazioni, coi protagonisti costretti a creare siti Web appositi per stroncare sul nascere le false notizie sul proprio conto.
CiĂ² che maggiormente affascina è constatare come i blog, assieme agli sms e ai siti di social networking abbiano un’importanza decisiva in queste elezioni: i new media sono in grado di amplificare qualsiasi cosa ed è impossibile ignorarli, soprattutto da parte di chi è alla ricerca di strumenti che garantiscano voti.Non è finita qui.
Una settimana fa è stata diffusa una falsa copertina di Vogue con la foto di Sara Palin: La Stampa l’ha pubblicata in prima pagina mentre i blog non ci sono cascati.SarĂ  difficile, d’ora in poi, sostenere che la carta stampata è superiore ai blog perchĂ© è piĂ¹ autorevole, perchĂ© essendo iscritta all’ordine è garanzia di qualitĂ  per i lettori.La veritĂ  è che i blogger si stanno sostituendo ai giornalisti e alcuni blog hanno piĂ¹ lettori di molti quotidiani importanti, soprattutto grazie alla velocitĂ  di pubblicazione e di accesso alle notizie che garantisce un aggiornamento costante e in tempo reale.

“Trasparenza” è la parola d’ordine dei blog, in contrasto con la notizia a tutti i costi che ha caratterizzato il monopolio dei vecchi media.

L’informazione si è ormai spostata dai mass media ai social media: non a caso le presidenziali si svolgono a colpi di Web.

Pamela Ferrara
www.pamelaferrara.com

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