Il film documentario di Federico Micali dal 6 marzo al cinema. L'uscita romana inaugura il tour nazionale che toccherà le principali città italiane.

"Chiamarlo documentario è riduttivo, a meno di capire che i documentari ben fatti sono film bellissimi". (Adriano Sofri)

"Il film piace e funziona e diventa un caso: il fenomeno Universale". (corriere della sera .it)

"Uno splendido viaggio nella memoria universale di un cinema molto particolare". (la nazione)

Dopo le affollate anteprime fiorentine che hanno creato un piccolo caso mediatico, “Cinema Universale D’essail'ultimo film-doc di Federico Micali, esce finalmente nelle sale italiane iniziando dal cinema Politecnico Fandango di Roma da venerdì 6 marzo.

Tra film di culto, urla verso lo schermo, fumo e vespini in sala, il Cinema Universale è stato un luogo unico per la Firenze degli anni 70 e 80.
Il film diventava una partitura su cui improvvisare collettivamente, interagendoci con battute, facendolo diventare proprio e rispecchiandoci sogni e ambizioni delle diverse generazioni che si succedevano sulle stesse poltroncine di legno. Non un improvvisazione jazz: piuttosto un atmosfera più psichedelica (o per alcuni punk) punteggiata spesso da alcol e hashish.

Ne nasce un viaggio in una storia del cinema molto particolare: quella che per almeno tre decenni ha caratterizzato l’identità di una città, dal cinema di quartiere degli anni 60, alla fase di contestazione politica intorno al 77 che intonava cori e slogan su "sacco e vanzetti" o "fragole e sangue", fino ai film cult degli anni 80 equamente divisi tra calcio, droga e musica, ma anche tra piccioni che volano in sala durante "Birdy" e una vespa che sfreccia sotto lo schermo.

Una storia raccontata dalla viva voce di quella molteplice umanità che ha frequentato quella sala, dai "ragazzi di san Frediano" e del Pignone eredi diretti dei personaggi di Pratolini, ad intellettuali, musicisti, politici giornalisti e artisti: tutti pronti a reinterpretare coralmente una storia d'amore nei confronti di un cinema libero e non marginalizzato nei rigidi schemi di strutture multisala.

Liberamente tratto dal libro "Breve storia del Cinema Universale" di Matteo Poggi, prodotto da Navicellai. Montaggio di Yuri Parrettini. Regia Federico Micali. Colonna sonora che ripercorre la musica underground 1960/1990 curata da Stefano Bettini e Giampiero Bigazzi ITA doc 73min

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