L'occhio rosso ha diverse cause: possono essere infettive, fisico-chimiche o legate a malattie dell’occhio e dei suoi annessi e presentarsi sia in inverno che in estate.Innanzitutto parliamo di allergie. A livello oculare le allergie provocano infiammazione della congiuntiva con conseguente arrossamento che è possibile suddividerle in varie forme come la congiuntivite allergica propriamente detta ed è la più frequente spesso associata e rinite, caratterizzata da forte prurito, gonfiore della congiuntiva e da lacrimazione intensa.Poi abbiamo la congiuntivite primaverile che colpisce generalmente i bambini.

I principali sintomi e segni sono: prurito, occhio molto rosso, lacrimazione, senso di fastidio alla luce e sensazione di corpo estraneo (come granelli di polvere negli occhi)Poi abbiamo la congiuntivite atopica che è la forma più grave ed è associata ad eczema; può compromettere la vista e la congiuntivite giganto-papillare che colpisce soprattutto i portatori di lenti a contatto e di protesi oculari.La terapia consiste nella somministrazione di colliri (antistaminici oppure antinfiammatori) spesso associati a spray nasali se è presente anche la rinite.

Altra causa dell'occhio rosso è la secchezza oculare: la sindrome da occhio secco è una malattia con diverse cause che modificano la superficie oculare e, di conseguenza, la composizione del film lacrimale (il liquido che bagna la parte esterna dell’occhio).Le cause possono essere malattie autoimmuni (come la sindrome di Sjogren), l’invecchiamento, i cambiamenti ormonali (menopausa, gravidanza), uso di alcuni farmaci (anticoncezionali, diuretici, ansiolitici, ecc.), infiammazioni della parte esterna dell’occhio.

La causa più comune è però legata all’inquinamento atmosferico, all’uso di aria condizionata e di videoterminali per troppe ore che riducono l’ammiccamento (battito di ciglia). I sintomi sono: sensazione di corpo estraneo, bruciore, prurito, affaticamento della vista e, nei casi più gravi, dolore che indica infiammazione.

La terapia in quedti casi prevede l’uso di sostituti lacrimali: esistono diversi prodotti in commercio, ma alcuni contengono sostanze irritanti per la superficie dell’occhio (thimerosal, benzalconio cloruro), mentre altri contengono conservanti ben tollerati (N-IG + EDTA) o non ne contengono affatto, come i colliri monodosi. L’importante è chiedere sempre consiglio al medico oculista per una soluzione specifica al proprio problema.

Dott. Carlo Orione
Via Gozzellini, 314049
Nizza Monferrato (AT) - Italia
tel. 0141.721.427
www.orioneye.com

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