Dario Edoardo Viganò e La Fondazione Ente Dello Spettacolo alla 67° Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica sbarcano al Lido con un cartellone ricco di appuntamenti per addetti ai lavori e appassionati della settima arte.

Dario Edoardo Viganò
Dario Edoardo Viganò

Roma, 31 agosto 2010

Riconfermata la presenza per l’intero periodo della manifestazione presso lo spazio espositivo dell’Hotel Excelsior – Sala Tropicana 1 – dove la redazione della «Rivista del Cinematografo» seguirà in diretta l’evento, con servizi in tempo reale su cinematografo.it.

Diverse le iniziative previste che, con la partecipazione di numerosi partner, confermano l’interesse della Fondazione per l’intera filiera cinematografica e per tutti i soggetti operanti in settori che spaziano dall’industria alla produzione culturale, dall’esercizio alla distribuzione.

Si parte venerdì 3 settembre alle ore 11:30, con la conferenza stampa di presentazione del volume Open Cinema. Scenari di visione cinematografica negli anni ’10 a cura di Emiliana De Blasio e Paolo Peverini, una ricerca realizzata dal Centre for Media and Communication Studies “Massimo Baldini” - LUISS “Guido Carli” in collaborazione con la Fondazione Ente dello Spettacolo.

Oltre ai curatori, all’incontro sarà presente Michele Sorice, Direttore del Centre for Media and Communication Studies “Massimo Baldini” - LUISS “Guido Carli”, coinvolto in prima persona nel progetto. Interverranno inoltre: Enrico Magrelli, Conservatore della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia e Dario Edoardo Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo. Modererà l’incontro Steve Della Casa, Presidente della Film Commission Torino-Piemonte e direttore artistico del RomaFictionFest.

Dario Edoardo Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo ha dichiarato: «Da tempo siamo entrati in una fase in cui il cinema non è più identificabile con il suo medium, proprio come la musica non coincide con nessuno strumento in particolare. La digitalizzazione ha definitivamente chiarito ciò che il cinema è sempre stato: un flusso organizzato di eventi audiovisivi che può viaggiare attraverso vari supporti, modificarsi durante il cammino, intraprendere nuove inaspettate direzioni. Questo libro è il primo serio tentativo di costruire una cartografia di questo viaggio la cui meta è ancora una nuova possibile partenza. Alla ricerca del cinema».

Sabato 4 settembre alle ore 17.30, evento dedicato alla Rivista quadrimestrale «Bianco & Nero», la più longeva in Europa che vide i suoi natali nel gennaio 1937 come organo del Centro Sperimentale di Cinematografia a servizio della cultura cinematografica in Italia.

Domenica 5 settembre alle ore 11.00, Luci della città – Ruolo e identità del cinema. Microcinema, il primo network italiano di sale digitali organizza il consueto incontro tra produttori, distributori ed esercenti per fare il punto sul panorama cinematografico attuale e delineare possibili scenari futuri. In questa occasione sarà presentata la terza edizione dei “Quaderni di Microcinema”, pubblicazione ormai diventata strumento imprescindibile per quanti desiderino essere aggiornati sullo stato dell’arte del cinema digitale in Italia.

Dopo un saluto introduttivo di Luigi Cuciniello, Direttore Organizzativo Mostra del Cinema di Venezia e di Roberto Bassano, Amministratore Delegato di Microcinema S.p.A., parteciperanno all'incontro: Nicola Borrelli - MiBAC; Nick Cottis - Digital Projection; Francesco Giraldo - ACEC; Luigi Grispello - ANEC; Mario Lorini - FICE; Riccardo Tozzi - Anica; Dario E. Viganò -Fondazione Ente dello Spettacolo.

«Abbiamo intitolato questo atteso convegno Luci della città: come il capolavoro di Charlie Chaplin, come i nuovi che la proliferazione digitale, sia filmica che distributiva, sa e saprà garantire. La digitalizzazione – prosegue Dario E. Viganò, presidente FEdS - crea davvero nuove luci per quella città globale che oggi ha sostituito il villaggio globale: esperienza primigenia e insuperata nel panorama italiano, Microcinema è sorgente e rifrazione di questi punti luminosi, che dissemina nelle sale del proprio network per un pubblico sempre più differenziato ma unito dal desiderio vivo (vedi il successo delle trasmissioni live) di cultura ed entertainment. Per citare un’altra luce, ovvero il Buzz Lightyear di Toy Story 3, l’augurio a Microcinema non può che essere “Verso l’infinito e oltre!”».

Lunedì 6 settembre alle ore 11.30, oltre alla presentazione degli Atti del Convegno 2009 del Tertio Millennio Film Fest, ci sarà l’annuale conferimento del Premio Robert Bresson. Giunto alla sua undicesima edizione, il premio verrà assegnato a Mahamat-Saleh Haroun, regista originario del Ciad che attraverso le sue opere continua a raccontarci la tragedia di un Paese sospeso sul baratro dell’autodistruzione, afflitto dalla povertà, calpestato nei diritti e ferito dalle troppe guerre, eppur capace ancora di sollevare gli occhi per un ultimo, umanissimo appello alla speranza.

La premiazione avverrà per mano del Patriarca di Venezia Sua Eminenza Card. Angelo Scola in presenza di Dario Edoardo Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e direttore della «Rivista del Cinematografo».

Ha dichiarato Viganò: “La storia personale e quella collettiva si intrecciano di continuo nella filmografia di Haroun, e saldano in unico movimento le responsabilità dei singoli ai destini dei molti. In tempi di marcato individualismo, il suo cinema ci ricorda che nessun uomo è un’isola. Per questo La Fondazione Ente dello Spettacolo gli esprime profonda gratitudine conferendogli quest’anno il Premio Bresson”.

Alle ore 16.30 verrà presentato il progetto cinematografico dal titolo provvisorio La strada di Paolo, un film che vede coinvolte varie realtà tra cui Officina della Comunicazione, il Pontificio Consiglio della Cultura, FAI - Federazione Autotrasportatori Italiani e la casa editrice Marcianum Press. Il film, risultato di un progetto complesso, nasce primariamente come sfida culturale.

Parteciperanno alla tavola rotonda: Mons. Franco Perazzolo, Pontificio Consiglio della Cultura, Dario E. Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, Carlo Nardello, Amministratore Delegato di Rai Trade, Salvatore Nocita, regista, Vittorino Andreoli, psichiatra e psicoterapeuta.

Martedì 7 settembre alle ore 11.00, avrà luogo la tavola rotonda Sogni e realtà nel cinema russo contemporaneo, organizzata in collaborazione con Interfilm. Oltre a esponenti del panorama cinematografico russo sarà presente il giornalista, critico e storico del cinema Andrei Plakhov.

Mercoledì 8 settembre alle ore 11.30, presentazione del volume Il lungo respiro di Brunello Rondi, a cura di Stefania Parigi e Alberto Pezzotta e realizzato grazie al contributo del Centro Sperimantale di Cinematografia e la collaborazione della Fondazione Federico Fellini.
All’evento saranno presenti gli autori. (Interverranno inoltre: Dario E. Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, e, ancora in fase di conferma, Marcello Foti Direttore Generale del Centro Sperimentale di Cinematografia e Vittorio Boarini Presidente della Fondazione Federico Fellini)

Alle ore 17.30, ci sarà la proiezione del film Raccolto d'inverno di Riccardo De Cal. Il mediometraggio è un cine-ritratto di Alessio Tasca, strana figura di “mago-ceramista, un po’ archeologo e anche un po’ matto”, come lo ha definito Luigi Meneghello, che ha operato dal dopoguerra nel campo della scultura in ceramica utilizzando tecniche innovative dai risultati unici e straordinari come pochi altri hanno saputo fare in questo campo nel corso del Novecento.
Dopo la visione del film, presso lo spazio della Regione del Veneto, seguirà un dibattito alla presenza del regista e dell’artista. All’evento interverranno anche esponenti della Regione del Veneto, del CNA, della Provincia di Vicenza e Dario E. Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo che dichiara: «Non poteva esserci miglior luogo e miglior contesto per presentare il lavoro del giovane Riccardo De Cal se non la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Perché proprio in quelle due parole – “Arte” e “Cinematografica” – si racchiude l’anima di un’opera che riplasma e riporta alla luce la miglior tradizione del documentario d’arte reso immortale da maestri quali Luciano Emmer e Carlo Ludovico Ragghianti».

Modererà l’incontro Ario Gervasutti, direttore di «Il Giornale di Vicenza».

Venerdì 10 settembre alle 17.00, si terrà la tavola rotonda Sguardi altrove. Sempre di più, nella nostra società così distratta e individualista, il linguaggio delle immagini (film, documentari, cortometraggi, anche solo spot di 30 secondi) permette di far conoscere, e dunque di dar voce e sostenere, persone che vivono nell’emarginazione, nella povertà, nell’ingiustizia, nell’oppressione.

Ne sono esempio gli spot/documentari girati in questi anni, in Italia e nei Paesi in via di sviluppo, a cura della Conferenza Episcopale Italiana per raccontare le opere realizzate con i fondi dell’otto per mille. I filmati spesso hanno messo in evidenza tante realtà drammatiche lontane e ignorate anche dai media. Uganda, Brasile, Sri Lanka descrivono situazioni di malattie, di soprusi, di catastrofi naturali di cui non si parla. Eppure gli italiani hanno potuto aiutare tutte queste persone così lontane e sconosciute.

Parteciperanno: Dario E. Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, Matteo Calabresi, Responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, Stefano Maria Palombi, Direttore creativo e regista, Dominique Corti, Presidente Fondazione Piero e Lucille Corti onlus.

Modererà l’incontro: Mimmo Muolo, giornalista di «Avvenire»

Dario E. Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, sottolinea: «Declassato spesso a messaggio promozionale per immagini, lo spot è in realtà una forma di comunicazione breve e complessa, sofisticata ma dall'impatto immediato. Non solo: Sguardi altrove ne rivela anche l'immenso potenziale artistico e sociale. Due accezioni che convivono quando le immagini sanno testimoniare la realtà senza il bisogno di contraffarla, regalando il primo piano allo sfondo, il proscenio a chi è abituato ai margini. I protagonisti qui sono gli oppressi, la storia è vera, il lieto fine possibile grazie alla solidarietà di quanti ogni anno destinano l'otto per mille»

Sabato 11 settembre, consegna dei Premi collaterali Navicella e SIGNIS. In materia di riconoscimenti, oltre al già citato premio Robert Bresson, la Fondazione Ente dello Spettacolo conferirà il premio Navicella Venezia Cinema 2010 al regista del film in concorso ritenuto particolarmente rilevante per l’affermazione dei valori umani, secondo le indicazioni di una giuria composta da critici e collaboratori della «Rivista del Cinematografo» accreditati alla Mostra. Nella stessa occasione verrà assegnato anche il Premio SIGNIS.

( Fonte: Il Blog di Dario Edoardo Viganò)

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