Sogin, d’intesa con le Prefetture, rafforza gli strumenti di contrasto alla criminalità organizzata

Sogin ha sottoscritto un protocollo di legalità con i Prefetti delle sette Province interessate dai lavori di decommissioning degli impianti nucleari per prevenire ogni possibile infiltrazione della criminalità in materia di appalti per lavori, servizi e forniture per gli impianti nucleari italiani oggi in dismissione”, lo ha dichiarato Giuseppe Nucci, Amministratore Delegato di Sogin, società di Stato che cura lo smantellamento degli impianti nucleari italiani e la gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi, commentando l’accordo siglato a Palazzo Valentini con i Prefetti di Alessandria, Caserta, Latina, Matera, Piacenza, Roma e Vercelli. “Si tratta – ha proseguito l’AD Giuseppe Nucci – del primo protocollo di legalità firmato da una società del settore energia con le Prefetture”.

Il Protocollo, di durata triennale, prevede la richiesta delle informative antimafia per l’intera filiera di imprese e fornitori che eseguiranno lavori negli impianti nucleari gestiti da Sogin, anche per appalti di importo inferiore alle attuali soglie comunitarie. Il limite, infatti, si abbassa da 4.845.000 a 250.000 euro per lavori e da 387.000 a 150.000 euro per servizi e forniture.

In particolare, il protocollo estende le verifiche antimafia anche ai sub-appalti e ai subcontratti per opere e lavori, e ai sub-affidamenti di prestazioni maggiormente a rischio di infiltrazioni mafiose, indipendentemente dal loro valore. Le verifiche e l’acquisizione delle informazioni antimafia sono estese anche alle prestazioni non inquadrabili nel subappalto e ritenute sensibili, quali: trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra, materiali inerti, calcestruzzo, ferro lavorato e noli di macchinari.

(Fonte: Sala stampa Sogin)

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