Arriva la primavera, e con lei il primo sole e la voglia di abbronzarsi. Ma già dalle prime esposizioni ecco che è possibile compaiano, o ricompaiano, le macchie della pelle: sul viso in particolare, come anche sul decollété o sul dorso delle mani. Seppur schiarite durante l’inverno, le macchie, spesso, sono sempre presenti negli strati profondi della pelle. Ci si ricorda come sia importante prevenirle solo quando sono comparse ed allora come fare?

Il dott. Luigi Mazzi, chirurgo plastico veronese molto conosciuto nell’ambito medico della terapia con laser, luce pulsata e radiofrequenza, oltre che nella medicina ad indirizzo estetico ci fornisce alcune utili indicazioni: "Le macchie o iperpigmentazioni più frequenti sono rappresentate dal cloasma gravidico, che compare solitamente durante la gravidanza o l’allattamento. A causarlo è un’attivazione dei melanociti indotta dal cambiamento ormonale di questo particolare momento nella donna. La sua localizzazione è tipica sulla fronte e/o a farfalla sugli zigomi, od ancora a livello del labbro superiore. In alcuni casi, l’uso di farmaci, come alcuni antibiotici o estro progestinici (pillola), possono, da soli, sensibilizzare la pelle, che al sole, così, si macchia (melasma).

Vi sono poi le lentigo solari: si tratta in questo caso di macchioline scure, lenticolari, che possono essere causate da scottature solari oppure essere il frutto di un danno da esposizione eccessiva che si è accumulato anno dopo anno. Solitamente superficiali, sono il tipico segno di foto invecchiamento della pelle.

Ognuna di queste macchie ha origini e profondità diverse e per questo non possono essere trattate tutte allo stesso modo: fondamentale è capirne la natura e individuare la profondità del pigmento."

Quindi trattamenti diversi a seconda della tipologia di macchia? "Certamente, - prosegue il dott. Luigi Mazzi - maggiore è la profondità del pigmento che determina la macchia, tanto più lenta ed attenta dovrà essere la sua rimozione. Per utilizzare la metodica più corretta ed efficace per combattere ed eliminare il problema, è quindi necessario individuarne la tipologia e la profondità nel derma: alcune infatti, che sembrerebbero a fior di pelle, si trovano in strati più profondi o disposte a più livelli.

I trattamenti più efficaci sono il laser (Q-switched, frazionale non ablativo, luce pulsata ad alta intensità, radiofrequenza frazionale) e i peeling chimici, eseguiti in più sedute con sostanze esfolianti".

Dott. Luigi Mazzi | Medilight srl

Via Della Valverde 5 – Verona
Tel. 045.80.05.716
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