Il medico estetico può puntare sull’abbinamento di diversi trattamenti di medicina estetica, complementari tra loro: le cosiddette terapie combinate, messe a punto a seconda delle esigenze della paziente. Ecco le metodiche più innovative, da scegliere insieme allo specialista per un vero e proprio programma di restyling “pre-estivo” personalizzato. Obiettivo: preparare la pelle al sole, favorendo un’abbronzatura uniforme e brillante, senza danni da photo-aging. In 3 step.

Rinnova la pelle. Tra le più efficaci e innovative, il Jet Peel 3. Nato dalla ricerca aerospaziale, è un sistema brevettato e approvato FDA, in grado di garantire un peeling profondo ma soft, favorendo, nel contempo, la penetrazione transdermica di sostanze funzionali. Lo specialista applica sulle zone interessate un manipolo, che libera una miscela bi-fasica di ossigeno e soluzione salina a velocità supersonica (200 m/secondo). La fuoriuscita di microgoccioline effettua una leggera microdermoabrasione dei tessuti. Oltre a eliminare gli strati superficiali ispessiti, il getto può veicolare anche altre sostanze (omeopatiche, vitamine, aminoacidi) per trattamenti ad hoc. Risultato: fin dalla prima seduta, una pelle idratata e luminosa, dal colorito uniforme e la grana compatta. La possibilità di “dosare” la somministarzione consente di graduare il trattamento secondo le esigenze individuali e la zona da trattare. Jet Peel 3 può, dunque, essere utilizzato persino su aree delicate come seno, contorno occhi e labbra.

Idrata in profondità. Sembra un filler, ma non lo è. La tecnica iniettiva è la stessa, cambia la finalità. Parliamo della bio-rivitalizzazione (o bio-stimolazione). Non riempie le rughe, ma previene e combatte efficacemente l’invecchiamento cutaneo su viso, collo, décolleté e mani, specie in vista delle esposizioni al sole tipiche dell’estate, che possono mettere a dura prova l’equilibrio idrolipidico della pelle. Per queste infiltrazioni, lo specialista può iniettare nella zona interessata acido jaluronico particolarmente fluido da solo (mediante microaghi o “penna”) o abbinato ad altre sostanze (vitamine, aminoacidi, minerali, coenzimi…). Nel primo caso, richiama acqua nei tessuti, ripristinando il giusto livello di idratazione e restituendo turgore, compattezza e luminosità alla pelle. Nel secondo, invece, stimola i fibroblasti a produrre collagene ed elastina e svolge funzioni antiossidanti.

Rimodella i contorni del viso. Basta con lo sgradevole effetto “pillow face” o viso a “cuscinetti”, esibito da molte star! Oggi si può riconquistare la pienezza e il turgore della giovinezza con la Soft Restoration, una nuova tecnica di ringiovanimento molto naturale. Lo specialista inietta acido jaluronico mediante una sorta di “nano-cannula” del calibro di un ago tradizionale, ma più lunga e con la punta arrotondata. Una volta inserita, può essere manovrata facilmente per arrivare dov’è necessario, grazie alla sua flessibilità e alla scorrevolezza dovuta alla lubrificazione esterna. Evidenti i vantaggi: solo quattro pick ai due lati del viso, per rimodellare le aree interessate, in modo facile e preciso, agendo su tre livelli (profondo, medio, superficiale), senza dolore né traumi. Con la possibilità di utilizzare acido jaluronico di diversa consistenza, a seconda delle zone da trattare.

Prof. Giuseppe Sito
chirurgo estetico
Torino 011.658173 | Milano 02.860.321 | Napoli 081.402.042
www.giuseppesito.it

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