“Come cambia la cultura d’impresa ai tempi del web 2.0” è il titolo della ricerca realizzata dallo Studio Giaccardi & Associati per conto della CNA di Ravenna. Lo scopo della ricerca è quello di verificare e misurare conoscenza, consapevolezza e impatto dei sistemi digitali e del web 2.0 sulle aziende del territorio, per capire come le nuove applicazioni del web cambiano il modo di fare impresa e di essere imprenditori.



La ricerca ha coinvolto un campione di 282 imprese della provincia di Ravenna. L’età media degli intervistati è 44 anni, il 43% sono donne e il 57% uomini e tutti sono impiegati in funzioni dirigenziali (il 91% è titolare/socio, dirigente o responsabile di funzione).


Il 29% delle aziende intervistate fattura più di un milione di euro all’anno e la maggior parte ha sede a Faenza (20%) o Ravenna (19%).


La cultura d’impresa in provincia di Ravenna
Il 30% degli intervistati non ha mai sentito parlare di cultura d’impresa, mentre per chi conosce questa espressione significa soprattutto fare innovazione (51%), motivare i collaboratori (44%) e avere altri obiettivi oltre al profitto (43%). Il 41% degli intervistati associa il concetto di cultura d’impresa alla capacità di integrarsi con il territorio, mentre per il 13% è strettamente collegato ad obiettivi di profitto.
Alla domanda “a quali valori la sua impresa non può rinunciare?” La maggior parte degli intervistati indica “collaborazione e affidabilità” (52%) e “innovazione del prodotto” (41%) mentre il 30% non rinuncia a innovazione del processo e organizzazione.
Le imprese del ravennate intervistate esportano poco: solo il 4% delle imprese vende fuori dall’Italia, mentre per la maggior parte (52%) il business rimane dentro i confini provinciali.


Il modello organizzativo e i sistemi digitali
Quali sono le funzioni più informatizzate all’interno delle imprese della provincia di Ravenna? Amministrazione e finanza, Ricerca e sviluppo. Discreta è l’utilizzo di tecnologie digitali anche per i settori: vendite, marketing e comunicazione, acquisti, direzione generale e produzione. Scarso invece l’utilizzo per la gestione del personale o del magazzino.

Il web 2.0
Il 53% degli intervistati non ha mai sentito parlare di web 2.0, mentre chi sa cos’è lo associa soprattutto ai concetti di interazione, web evoluto o social network.
Il web 2.0 serve per il business? Per molti imprenditori sì perché facilita l’interazione, permette di trovare molte informazioni sulle aziende, sui competitor e consente di scambiare dati tra aziende. Per altri invece è importante “esserci” perché è “di moda” e sarà il futuro delle imprese.
Secondo l’80% degli intervistati Facebook è lo strumento 2.0 che più di tutti può permettere alle aziende di aumentare il proprio business, anche più del sito aziendale (53%). Nonostante ciò, il 53% non permette ai propri dipendenti di accedervi nelle ore di lavoro: Facebook è ancora vissuto principalmente come uno strumento di divertimento personale.
Il 43% degli imprenditori vede opportunità di business anche negli altri social network, nei blog (17%) e negli strumenti per l’e-commerce (12%). Seppur meno popolari, anche le applicazioni per i-phone e i-pad (9%) vengono riconosciute come nuovi strumenti utili per fare impresa.


Per informazioni: Studio Giaccardi & Associati, tel. 0544 33713 www.giaccardiassociati.it

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