La galleria “Galleria Camaver” invita a scoprire la pittura del giovane artista piemontese Massimo Falsaci e la sua “Utòpia”, ispirata a quel concetto di città ideale - fuori dal tempo e dallo spazio – espresso per la prima volta nel Cinquecento da Thomas More nella sua opera Libellus vere aureus.
Il percorso espositivo si articola in tre sezioni: nella prima l’artista si spinge fuori dai confini dove dilagano il caos, il vagare nel buio senza una meta, il ricordo disordinato di un tempo passato, nel segno della frenesia e della solitudine; nella seconda egli si muove all’interno della città dove tutto è giusto e perfetto, con spazi vivibili ordinati alternati a reti di canali e comunicazioni collettive, dove le tradizioni e le coscienze sono vive e presenti quotidianamente nell'agire di ogni individuo metropolitano; nella terza ci si lascia guidare dal simbolo del melograno: come i grani di questo frutto sono ordinati e collegati tra di loro secondo un preciso schema funzionale, così le immagini rubate di “Utòpia” rimandano a una rete di coscienze umane capaci di condividere, pienamente e nel rispetto più alto, il profondo significato della vita.

Massimo Falsaci è nato a Canobbio (VB) nel 1974. La sua formazione umanistica si è da subito messa in dialogo con un personale linguaggio artistico, iniziato negli anni Novanta, che coniuga l’espressività fumettistica ed editoriale (affinata nelle tecniche e nella soggettivistica con l'illustratore Karel Thole). A partire dal 2000 inizia a frequentare la scuola milanese di pittura di Gianna Berrettini dove esplora le tecniche artistiche scegliendo infine il connubio “immagine digitale – acrilico” Attualmente Falsaci è legato al filone della Nuova Figurazione, i suoi lavori sviluppano una rielaborazione asettica dell'immaginario contemporaneo prelevato dal vivere metropolitano e dalle figure quotidiane proposte dai mass media. Fotografie di attimi di vita rielaborate a computer, ridotte a quattro o cinque colori non sfumati, stampate su tela e riprese in acrilico: attraverso questa operazione Falsaci spoglia la vita delle apparenze e morde la forza dell'idea generatrice. Numerosi i premi vinti in questi anni: nel 2004 il Premio Gaber; nel 2007 il Diesel Wall; nel 2010 si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo il Diploma d’onore al “Premio Arte Mondadori”, è stato finalista al concorso “It's Looks Good!” e ha vinto il concorso “Artefatto” promosso dal Comune di Trieste.

Galleria Camaver
Palazzo Parasi  Via Giovanola Cannobio (VB) Lago Maggiore
dal 07/luglio/2012 al 22/luglio/2012
Inaugurazione di Massimo Falsaci “Utòpia”: Sabato 7 luglio  2012 ore 18.30
Catalogo in mostra
- giorni feriali dalle ore 17.00 alle 19.00
- sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.00
- e su appuntamento: cel. 3282125180


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