GIULIANOVA, 13 settembre 2012 – Alla memoria dei giovani, soprattutto quando  vengono a mancare non per eventi naturali ma a causa di circostanze violente, dovrebbe essere posta attenzione in maniera univoca. A sostenerlo è Giulio Santosuosso che, a distanza di oltre tre anni dalla scomparsa del figlio Marco nel tragico terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009, ritiene che il ricordo del suo caro sia stato messo da parte dalle Istituzioni locali. La famiglia Santosuosso ha chiesto dal novembre 2009 al sindaco di Giulianova, attraverso un'istanza corredata da 1.820 firme di cittadini giuliesi, di poter intitolare una piazza, una strada a Marco. Qualcuno  avrebbe fatto sapere a Giulio Santosuosso che per poter accogliere la richiesta sarebbe stato necessario far trascorrere dieci anni dall'evento luttuoso. A questo punto la famiglia di Marco non è stata ferma ed infatti, in data 11 aprile 2011, ha inviato una lettera al Prefetto di Teramo al fine di ottenere una deroga per l'intitolazione di una piazza ai sensi dell'articolo 4 della legge 1188/1992. Dopo pochi giorni (5 maggio 2011) la Prefettura ha inviato una missiva al sindaco di Giulianova chiedendo appunto, se d'accordo sulla richiesta di Giulio Santosuosso, di inviare "una nota biografica di Marco Santosuosso per l'avvio dell'istruttoria" relativa alla deroga. Così commenta il genitore: "Non abbiamo saputo nulla più. Tutto è finito nell'indifferenza". Ma sulla questione dei dieci anni lo stesso Giulio Santosuosso precisa: "Evidentemente i figli di Giulianova sono diversi dagli altri.  Melissa Bassi, tragicamente scomparsa a Brindisi in quell'attentato del 19 maggio del 2012 davanti alla sua scuola, ha avuto ben cinque intitolazioni: tre a Brindisi (aula di tribunale, una piazza e una palestra) e due a Rosarno e Casamassima (auditorium e plesso scolastico). Continuerò a lottare per la memoria di mio figlio – conclude Giulio con il volto scavato dal dolore e dalla sofferenza di un padre ferito profondamente dal lutto -  affinchè la sua scomparsa possa servire da esempio e da monito". Prima di salutarci mostra una pila di carte che riguardano la tragedia seguita al sisma del 6 aprile 2009 e commenta: "Tra perizie, spese legali e quant'altro ho dovuto affrontare spese inimmaginalibili. Tutto questo per cercare la verità dei fatti".
                                                              
                                                               Alfonso Aloisi
                                                          per "Poveri Giuliesi
                                                   maledetti romantici e ribelli"
        


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