Un braccio meccanico, aiutato da un sistema di telecamere, per montare i pannelli solari più rapidamente
Dalla Germania arrivano dei robot che potrebbero contribuire a ridurre i costi e i tempi di installazione dei pannelli fotovoltaici e operare anche in ambienti ostici. Un prototipo è stato richiesto dal Giappone per operare nelle zone contaminate intorno alla centrale di Fukushima.
Dalla Germania arrivano dei robot che potrebbero contribuire a ridurre i costi e i tempi di installazione dei pannelli fotovoltaici. Il progetto è attualmente sviluppato da due aziende, la PV Kraftwerker e Gehrlicher, e permette installazioni più rapide e meno costose, consentendo di operare anche in condizioni meteorologiche non ottimali o durante le ore notturne.
Il progetto prevede la realizzazione di robot in grado di lavorare in modalità automatica nell’allestimento di impianti fotovoltaici a terra: la spesa iniziale potrebbe essere ripagata in meno di un anno di utilizzo continuativo.
Come funziona? Il robot è realizzato con componentistica giapponese, ed è costituito da un braccio meccanico, alla cui estremità sono posizionate delle coppe a ventosa. Può sollevare e posizionare i pannelli fotovoltaici, guidato da una serie di telecamere che gli forniscono una sorta di “vista tridimensionale”. Il macchinario viene fissato a un cingolato in grado di operare su qualsiasi tipologia di terreno.
Il robot è progettato per assemblare impianti solari con pannelli che sono quattro volte più grandi di quelli che si installano di solito sui tetti delle abitazioni. L'idea è di risparmiare sulla manodopera, che rappresenta una frazione crescente del costo dell'energia solare, al contrario del costo dei pannelli che è in diminuzione. Secondo l’azienda produttrice dei robot, PV Kraftwerker, l’installazione di un impianto che prima richiedeva la forza lavoro di 35 lavoratori ora può essere svolta con l’ausilio di soli tre operai, in un ottavo del tempo e a costi inferiori di circa la metà.
Ideale per gli impianti a terra, per quanto riguarda i moduli fotovoltaici da collocare sui tetti, ci sono invece ancora delle difficoltà: le superfici troppo variabili delle coperture degli edifici rendono al momento ancora più economico ed efficiente il tradizionale lavoro manuale, anche perché è indispensabile per le operazioni di collocazione del telaio metallico, del fissaggio dei pannelli a quest’ultimo, e per i collegamenti elettrici.
Come riferisce Technology Review, PV Kraftwerker e altre società stanno sviluppando robot che, guidati dai GPS, possono essere in grado di installare anche le strutture portanti dei pannelli. L'idea è quella di evitare avvitature dei pannelli solari, che vengono invece incollati alla struttura, permettendo ai robot di occuparsi anche dei collegamenti elettrici. Robot di questo tipo potrebbero essere utili per portare energia elettrica in ambienti con condizioni climatiche o ambientali difficili. Un esempio è il Giappone, che ha richiesto un prototipo di questo robot per l’installazione di impianti fotovoltaici nelle zone contaminate intorno alla centrale di Fukushima.

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