Il processo decisionale degli italiani rispetto alle prossimi elezioni politiche passa sempre di più dalla rete, vero strumento di democrazia accessibile a tutti. A Baobab di Rai Radio 1 intervengono sul tema della Comunicazione Elettorale Pier Domenico Garrone e Nicola Piepoli.
Pier Domenico Garrone Radio Baobab
Baobab, il programma di punta del pomeriggio delle rete radiofonica ammiraglia della RAI, Radio1, ha affrontato il tema della Comunicazione Elettorale con ospiti in studio Nicola Piepoli, presidente dell’Istituto Piepoli, Pier Domenico Garrone, fondatore de Il Comunicatore Italiano.
2 notizie sono emerse dal confronto radiofonico.
La prima è un allarme/appello al Capo dello Stato e al Governo per il concreto rischio di manipolazione della Democrazia per carenza di strumenti regolatori attivi e capaci di rispondere nei tempi contingentati di una campagna elettorale.
La seconda notizia è che già oggi il 25% degli italiani decidono in ragione dell’informazione e della partecipazione in internet.
La Web Reputation applicata alla Politica in Italia sostituisce i sondaggi, storicizzati al 1994 con l’ingresso di Silvio Berlusconi. I sondaggi rappresentano la fotografia di un’opinione, la web reputation il film in 3D.
Lo sviluppo della democrazia del consenso è direttamente proporzionale alla presenza dell’infrastruttura banda larga e per l’ONU l’Inghilterra è al 9^posto della classifica, l’Italia è in caduta libera al 29^ posto su 155.
Il World Economic Forum (Wef), Global Information Technology Report, rileva inoltre che va sempre peggio per l’Italia, nella classifica che analizza 138 Paesi mondiali. Quest’anno il “Belpaese” si piazza 51esimo, dalla posizione 38 del 2006. L’Italia dietro a paesi come India, Tunisia, Malesia. Abbiamo perso tre posizioni solo nell’ultimo anno. Il podio dell’innovazione spetta invece a Svezia, Singapore e Danimarca. Al quinto posto gli Stati Uniti.
I Cittadini d’Italia sono “armati” con oltre 2,5 milioni di tablet ed oltre 8,5 milioni di smartphone ed ogni giorno anche col computer visitano in oltre 21 milioni Facebook, producono informazione multimediale e documentale. I Cittadini hanno ridotto il rapporto con la carta stampata perché lenti, faziosi e specchio di una Politica in sofferenza di credibilità.
La Politica troppe volte è stata scoperta “a dire” solo le cose che era interessata a far sapere non accorgendosi invece che i Cittadini trovano in internet molte risposte e documenti.
Un consiglio al Candidato: si va in internet se si ha la capacità di dialogare con i Cittadini più che di esporre in vetrina le proprie intenzioni.
IlComunicatoreItaliano_240

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