La società F2i - Fondi Italiani per le infrastrutture SGR, guidata dal CEO Renato Ravanelli e dal Presidente, Bernardo Bini Smaghi, chiude il Secondo Fondo F2i raggiungendo 1.242,5 milioni di euro.

La nascita e i fondi di F2i

F2i - Fondi italiani per le infrastruttureF2i, società attiva nella gestione di fondi dedicati alle infrastrutture italiane, nasce nel 2007 grazie ad un progetto manageriale condiviso da istituti di credito nazionali ed esteri, fondazioni, casse di previdenza ed assicurazioni. I settori nei quali F2i SGR opera investimenti di rilevanza strategica per elevare lo sviluppo infrastrutturale dell'Italia sono: aeroporti, autostrade, distribuzione del gas, servizi idrici integrati, TLC, waste-to-energy ed energie rinnovabili. La società F2i SGR SpA è stata protagonista della creazione di due importanti fondi di investimento, il Primo Fondo F2i, nato nel 2007, e il Secondo Fondo F2i, costituito nel 2012, entrambi con una previsione temporale di investimento di 15 anni e la missione di affermarsi come mediatori di investimenti di lungo periodo nel settore delle infrastrutture in Italia da parte di investitori nazionali e internazionali. Il Primo Fondo F2i, con una raccolta di 1.852 milioni di Euro, è stato il più grande fondo comune di investimento mobiliare di tipo chiuso in Italia, con investimenti che hanno riguardato quote di controllo di importanti aziende del comparto infrastrutturale. Il Secondo Fondo F2i, nato con un obiettivo di raccolta pari a 1.200 milioni di Euro, nel 2015 ha chiuso la raccolta di capitali raggiungendo 1.242,5 milioni di euro, superando così l'obiettivo iniziale. Dal 2014, F2i SGR è guidata dall'Amministratore Delegato, Renato Ravanelli e, dal 2015, Bernardo Bini Smaghi è Presidente del Consiglio d'Amministrazione.

Il Fondo F2i stimola investimenti internazionali

L'Amministratore Delegato di F2i SGR SpA, Renato Ravanelli, intervistato dal Corriere della Sera, ha fatto il punto sulla situazione degli investimenti che hanno interessato il Secondo Fondo F2i, che ha di recente superato l'obiettivo di raccolta iniziale (1,2 mld di euro), totalizzando capitali per 1,25 miliardi di euro.
Le ultime operazioni hanno fatto registrare un incremento degli investimenti internazionali - il 40% della dotazione del fondo deriva infatti da investimenti provenienti dall'estero - grazie all'ingresso di grandi colossi come il fondo sovrano di Pechino, China Investment Corporation, e il fondo pensione sudcoreano, National Pension Services, oltre alle società francesi BnpParibas ed Edf Investments. Renato Ravanelli afferma che tali investimenti siano stati attratti sostanzialmente da due fattori: la qualità dei soci e sottoscrittori italiani e i risultati conseguiti dai precedenti investimenti del fondo F2i.
Per maggiori informazioni sulle attività di F2i, visita il blog ufficiale della società di gestione del risparmio.
 
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