27 LUGLIO 2007 TARDA SERATA: è la vigilia di un evento speciale. Il sottopasso ferroviario di Gioia del Colle si presenta in una veste nuova. I ragazzi hanno lavorato alacremente per due giorni. Hanno ripulito tutti i muri e ridipinto le pareti di bianco preparando così una superficie di oltre 400 mq che domani ospiterà nuovi graffiti.
Solo un murales è stato risparmiato: quello riprodotto sulla copertina del mio libro. L’origine di tutto. Ormai ne siamo affezionati.
I problemi non mancano, All’ultimo momento la ditta Ferca di Milano è venuta meno agli accordi presi. Nonostante l’abbiamo pubblicizzata su tutti i flyer e le locandine ha ritrattato la sua offerta lasciandoci senza fornitura di spray. Ma non ci facciamo abbattere. Siamo già in moto per trovare una soluzione. Siamo tutti eccitati, perché sta per realizzarsi un sogno.

28 LUGLIO 2007 ORE 14,00: manca un’ora all’inizio della jam, ma il sottopasso già brulica di ragazzi giunti da ogni dove. L’ansia di cominciare è così tanta che neanche il caldo pazzesco è riuscito a ritardarne l’afflusso. Qualcuno non resiste alla tentazione di cominciare a colorare i muri.
ORE 15,00: ha inizio la festa. La strada viene chiusa al traffico. Il sottopasso è tutto nostro. Cinquanta writers si mettono all’opera mentre viene montata la strumentazione ed io mi occupo dell’allestimento del mio stand. L’odore di vernice è inebriante, l’atmosfera magica. Regna armonia, allegria, voglia genuina di stare insieme.
ORE 16,30: finalmente abbiamo anche la musica. I murales prendono forma rapidamente. Le pareti cambiano volto con velocità incredibile e cominciano a parlare davvero. Nuove facce, nuovi colori, nuove immagini sbocciano ovunque.
Un gruppo di breakers inizia ad esibirsi sotto gli occhi ammirati della gente.
Il sottopasso si riempie sempre più. Il gruppo originariamente costituito da writers, rappers e seguaci dell’hip-hop si infoltisce, si fa sempre più variegato. Genitori, bambini, anziani si avvicinano per curiosità ed una volta qui ci rimangono!
ORE 19,30: le acclamazioni festose non lasciano dubbi su quanto sta accadendo. Kaos, Moddi e Dj Trix sono arrivati. Scelgono di percorrere tutto il sottopasso prima di procedere al sound check. Fotografano i murales (a quest’ora sono già tanti), chiacchierano amabilmente con i ragazzi, non si risparmiamo.
Anch’io sono emozionantissima. Finalmente conosco di persona degli artisti che finora ho ammirato a distanza. Finalmente sono faccia a faccia con Trix che via mail ha condiviso con me tutte le fasi organizzative ed i problemi connessi alla realizzazione di questo evento!
ORE 20,00: lo showcase si apre con l’esibizione di Microfoni senza censura. Si alternano vari artisti mentre l’adrenalina sale.
ORE 20,30 CIRCA: (comincio a perdere la cognizione del tempo): si esibiscono Nevra Mastro P. e Big Loke.
Nevra ha solo 14 anni ed è alla sua prima esibizione in pubblico. Si lascia prendere dall’emozione e dimentica l’ultima strofa della sua canzone. Il calore, la sensibilità, l’incoraggiamento che riceve da questo pubblico fa venire i brividi.
ORE 21,00: è il mio turno. Romeo Donvito, amico di vecchia data, espertissimo di musica e da sempre impegnato politicamente e socialmente, mi affianca nella presentazione de L’ultimo rap.
E’ una presentazione molto informale. Sembra una chiacchierata tra amici ed io mi sento proprio a mio agio.
Chiudono ancora Nevra e Mastro P. con il singolo ispirato al romanzo.
ORE 21,30: si riapre lo showcase. Si esibisco tra gli altri i TeamBros e Mobe & Zoro.
ORE 22,00: comincia il concerto tanto atteso. Kaos, Moddi e Dj Trix in perfetta sintonia con l’atmosfera e con lo spirito di questa festa offrono il meglio del loro repertorio ad un pubblico in delirio.
Gli infaticabili writers intanto continuano a produrre le loro opere d’arte. Non si sono fermati un minuto ed hanno ancora tanta voglia di scrivere!
Man mano che la manifestazione volge al termine, i presenti si lasciano contagiare dal fascino del graffitismo. Qualcuno non resiste alla tentazione di acquistare una bomboletta e lasciare il segno del suo passaggio: adulti, ragazzini, insospettabili, intere famiglie con tanto di bambini al seguito.
Una sezione di muro viene adibita a questo scopo.
Ripercorro più e più volte l’intero sottopasso. Stento ancora a credere che questo non sia solo un sogno. Mi guardo intorno e mi sento profondamente soddisfatta. La jam ha avuto successo, il mio scopo è stato raggiunto. Con l’aiuto di questa meravigliosa gioventù oggi ho dato un esempio di come i ragazzi, anche quelli solitamente etichettati negativamente, abbiano un mondo di valori positivi e di creatività dentro. Tocca a noi sostenerli ed aiutarli ad incanalare le energie nel modo giusto. Io ho scelto di credere in loro e sento di aver fatto la cosa giusta!
Ci hanno consegnato un anonimo sottopasso ed abbiamo restituito alla città un galleria d’arte, vedere per credere!

Non finirò mai di ringraziare chi mi ha sostenuta e mi ha aiutata a realizzare tutto questo.
Grazie ancora ai ragazzi, all’assessore Michele Pavone, a Romeo Donvito, agli artisti che sono intervenuti agli sponsor. Un grazie speciale a Pitcolor che ci ha fornito gratuitamente il colore per la preparazione della base.
Un saluto speciale a Giacomo Castellano, un writer, un giovane che purtroppo non è più con noi. Voci al muro è dedicata anche a lui.

Foto e video della jam saranno disponibili quanto prima sul mio sito www.miriammastrovito.it

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