“Creativi di ogni tipo, fatevi avanti!” “Carni scelte” promuove una rassegna creativa. E che “carni”. E che “scelte”. Accade a Bologna in queste ore e l’opinione pubblica ha saputo di una bestemmia abominevole, irripetibile, impronunciabile (e non la citeremo!) che si stava perpetrando perché il ministero delle politiche giovanili aveva pure concesso il patrocinio…
Abbiamo proprio toccato il fondo!
Una parte dell’ambiente che più di ogni altro dovrebbe manifestare la comunità intellettuale di un Paese, capace di essere sintesi di cultura, passioni, idee in movimento produce nel suo seno un movimento di opinione siffatto che per farsi notare giunge alla blasfemia più assoluta e inaccettabile.
E’ bello appartenere al mercato delle idee. E’ un’ambizione di tanti. Il nostro è un Paese dove abbondano i poeti, i navigatori (ora sempre più in rete) e perché no, i creativi. Ma non c’erano pure i Santi?
Credo ancora di sì. Per questo non possiamo consentire la libera cittadinanza a tutti nel mercato delle idee: devono stare fuori da questo mercato coloro che sono manifestamente disonesti intellettualmente. Chiaro? Mi spiego meglio. Non possiamo col nostro silenzio, consentire a sedicenti gruppi (professionali?) l’organizzazione di rassegne creative che non sono altro che occasioni di orgoglio del Male.
Possiamo essere di destra o di sinistra, cattolici o musulmani, credere o non credere in Dio ma siamo tutti impegnati a riconoscere e a distinguere tra Bene e Male. Non rispettare la vita interiore dell’individuo, il sentimento religioso, la cultura di un popolo significa fare il male e noi siamo tutti chiamati ad operare per il Bene.
“Creativi di ogni tipo, fatevi avanti!”. Ma ricordate Dante che diceva che il compito degli intellettuali è “dispensare cultura e veritade”? Ebbene allora attenzione. Facciamo i creativi, non i malati di mente. Diamo contenuti se non Valori. Superiamo le facili logiche del sensazionalismo e dello scandalo facile. Innalziamo il pensiero verso l’alto anziché muoversi nel torbido. Se cerchiamo Idee Forti non possiamo essere Uomini deboli. Sappiate distinguere l’arte che fa rima col buon gusto, dalle gratuite provocazioni che nascono da gruppi che si tirano fuori dal vivere civile; che avversano il più minimo sentimento religioso… Di fronte ad una provocazione gravissima come questa di Bologna è il caso fermarsi non solo replicare. Fermare la coscienza di ciascuno e riflettere sull’opportunità di considerare arte ogni fantasia dell’ingegno, ogni opera intellettuale, proteggendola da attacchi di pretestuosi copywriter, grafici, creativi e comunicatori di ogni genere (anche sessuale) senza scrupoli, senza arte, né parte.
“Carni scelte” non ha dubbio alcuno nell’analisi chimica del pianto. Fatti loro o meglio xxx loro. A buon intenditor poche parole… è il caso di dire.
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