Da 7 miliardi e mezzo a più di sedici miliardi di euro in cinque anni. Il marketing online – in Europa – si appresta a raddoppiare il suo valore. Un balzo che troverà la sua massima espressione nel Regno Unito, in Germania e in Francia, mentre l'Italia si posizionerà immediatamente dopo, passando dai 478 milioni di euro del 2007 ai 1,148 miliardi previsti per il 2012. I dati sono dell'ultimo report di Forrester, secondo cui il marketing online, che comprende l'email, il search e il display advertising, rappresenterà il 18% del totale dei budget dedicati ai media. Un cambio di prospettiva non da poco. Con una spiegazione apparentemente banale, ma che modifica le prospettive del marketing: il pubblico e l'attenzione si stanno trasferendo online. Secondo l'istituto di ricerca il 36% degli europei che utilizzano internet lo fanno a scapito del loro consumo televisivo, perdendo anche fiducia nella pubblicità tradizionale: il 67% di loro non considerano credibili gli spot. A guadagnarci sembra invece essere la pubblicità mirata del web: il 34% dei consumatori online afferma di non essere contrario, specialmente se la pubblicità è correlata ai suoi interessi, mentre il 40% ha fiducia nei siti di comparazione dei prezzi e il 36% nelle recensioni online dei prodotti fatte da altri utenti. I consumatori, almeno quelli che già hanno confidenza con il web, sembrano preferire la "nuova" pubblicità, che prevede una maggior coinvolgimento dell'utente: blog, community, mail. "Un universo in espansione come quello del marketing interattivo non significa solo crescita in termini di budget - dice Rebecca Jennings, analista di Forrester - durante i prossimi cinque anni, il passaggio del marketing online dalla sperimentazione alla concretizzazione obbligherà le organizzazioni e i processi di marketing a cambiare. Poichè differenti tipi di social media come MySpace e le recensioni degli utenti rafforzeranno la loro influenza sui consumatori, ci si aspetta che le aziende seguano questa strada e dirottando parte degli investimenti in pubblicità sulle diverse forme di social media come gli Rss, i blogs e i network". Le ultime acquisizioni sembrano indicare la via: "acquisizioni come quella da parte di Microsoft della aQuantive, o di DoubleClick da parte di Google, offrono alle aziende vie meno complicate per essere presenti online, attraverso l'integrazione delle diverse forme di nuovi media, e farà crescere la spesa e l'innovazione".
Fonte: Il Sole 24 Ore
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