Davide Dettori, amministratore delegato di im3D – Medical Imaging Lab, scommette sulla ricerca clinico-scientifica avanzata. Sono ben 13 le strutture ospedaliere italiane che hanno adottato CAD–COLON, il dispositivo diagnostico realizzato dall’azienda torinese.

(Davide Dettori, fondatore e amministratore delegato di im3D)

TORINO – Punta tutto sulla scommessa dell’imaging medicale la im3D, dinamica realtà torinese che da più di cinque anni conduce, in collaborazione con l’IRCC - Institute for Cancer Research and Treatment (Candiolo) e l’ISI Foundation – Institute for Scientific Interchange (Torino), un progetto di ricerca avanzato per lo sviluppo di soluzioni di imaging medicale per la diagnosi precoce delle patologie tumorali. Una sfida che ha raccolto già significativi consensi a livello internazionale: dalla RSNA di Chicago all’ECR di Vienna, sino al più recente CARS di Berlino.

«Ci occupiamo dello sviluppo di sistemi CAD (Computer Aided Detection) che rappresentano la nuova frontiera della prevenzione e diventeranno sempre più strategici per la crescita del settore della diagnostica per immagini nel nostro paese» spiega Davide Dettori, fondatore e amministratore delegato di im3D – Medical Imaging Lab, azienda torinese che ha progettato e realizzato CAD-COLON, un sistema di diagnosi estremamente preciso, capace di elaborare i dati forniti dalla TAC dell’addome e del bacino del paziente, identificando automaticamente le zone sospette su un modello tridimensionale del colon, in grado di supportare i medici nell’attività di prevenzione e diagnosi precoce del tumore al colon. «Attualmente, l’azienda sta sperimentando l’uso di questa metodologia nella diagnosi di diverse patologie tumorali, tra le quali il tumore al seno e al polmone. Ritengo – sottolinea ancora il manager - che nei prossimi mesi potremo annunciare delle novità importanti nel settore del Medical Imaging sul quale la ricerca im3D è fortemente impegnata».

La diagnostica per immagini e le tecnologie CAD sono particolarmente utili in quei processi di valutazione che per durata e ripetitività possono far registrare un naturale calo del livello di attenzione del medico. Un argomento quest’ultimo che, riguardando la salute di ciascuno di noi, ci tocca evidentemente da vicino. Il rischio d’errore del medico non è sempre da ricondurre a casi di “malasanità”, ma più semplicemente alla sfera umana che per sua natura è fallibile.

Da questo punto di vista, i sistemi CAD (Computer Aided Detection) si stanno rivelando un’alternativa concreta alle attuali metodologie di diagnosi e prevenzione. CAD-COLON, il prodotto di punta di im3D, è un sistema di diagnosi che consente di effettuare esami non invasivi, rapidi e precisi, con un’efficacia (sensibilità media) del 92,8%, rilevata nelle sperimentazioni effettuate, nell’individuazione di polipi o tumori di misura clinicamente significativa (il tumore al colon in molti casi insorge sotto forma di polipo - adenoma e nel tempo può evolvere in forme tumorali maligne).

Ciò che rende CAD-COLON un prodotto interessante è l’integrazione, in un unico sistema, di due componenti: l’elevata accuratezza della prestazione diagnostica CAD e la capacità di elaborazione di grandi quantità d’immagini, tipica della Colonscopia Virtuale (VC). Il risultato è la semplicità d’uso di un sistema diagnostico ad elevate prestazioni che supporta il radiologo nella sua attività di diagnosi, migliorandone i tempi di lettura e l’efficacia nell’individuare, evidenziare e classificare le lesioni sospette. La tecnologia di im3D aiuta i medici e i radiologi nella diagnosi precoce dei polipi, favorendo l’identificazione di tali formazioni quando sono ancora di piccole dimensioni e facilmente asportabili, ovvero molti anni prima che si trasformino in un reale pericolo. L’intero esame ha la durata di circa 15 minuti e, al termine, il sistema produce un documento finale riassuntivo che può essere progressivamente aggiornato, stampato o archiviato elettronicamente, in base alle esigenze del medico radiologo o dello specialista.

«CAD-COLON è stato già certificato per l’Europa e il Canada. Abbiamo avviato le procedure per la richiesta dell’autorizzazione alla FDA (Food and Drug Administration) per la commercializzazione del prodotto negli Stati Uniti» aggiunge con una punta d’orgoglio Davide Dettori.

E’ la soddisfazione di un risultato importante che premia un gruppo di lavoro che ha voluto coniugare la scommessa imprenditoriale con la ricerca scientifica avanzata e la sperimentazione clinica. CAD-COLON è il primo risultato concreto di questa straordinaria alchimia tutta italiana. Le aree di applicazione di uno strumento così innovativo sono diverse, a partire dal suo utilizzo come esame non invasivo per pazienti che siano risultati positivi all’esame del sangue occulto nelle feci (FOBT), come test di prevenzione nei pazienti a rischio (anamnesi familiare di cancro al colon), come strumento per attività di follow-up nel post-operatorio dei pazienti, come simulatore nell’ambito di specifici percorsi di esperienza formativa per i giovani radiologi, ma anche come supporto all’indagine endoscopica per l’attività di asportazione o come alternativa nei casi in cui l’indagine endoscopica risulti impraticabile a causa di malformazioni od occlusioni. CAD-COLON viene considerata la grande evoluzione della Colonscopia Virtuale, in quanto risolve tutti i limiti che sinora ne hanno frenato l’applicazione su larga scala, come il tempo impiegato dal radiologo nell’analisi di moltissime immagini (spesso più di mille per paziente) e il calo del livello di attenzione del radiologo (che si registra fisiologicamente dopo un certo numero di letture e può incidere sulla precisione). CAD-COLON svolge autonomamente questa attività, leggendo e processando i dati della TAC ed evidenziando tutte le aree sospette. In questo modo, favorisce il radiologo che può concentrarsi maggiormente sulla diagnosi con dei tempi di lettura ridotti e livelli di sensibilità e di attenzione molto elevati.

CAD-COLON è attualmente disponibile in Italia presso le seguenti strutture ospedaliere:
1. L’Istituto Oncologico del Mediterraneo di Viagrande (CT)
2. L’Azienda Ospedaliera S. Paolo di Milano
3. L’Azienda Ospedaliera Perugia di Perugia
4. L’Istituto Nazionale Tumori di Aviano (PN)
5. L’Ospedale di Careggi (FI)
6. Il Policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma
7. L’Università degli Studi “La Sapienza” di Latina (RM)
8. L’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo (TO)
9. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria pisana di Pisa
10. L’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Tor Vergata (RM)
11. L’Ospedale di Valduce (CO)
12. Istituto Scientifico di Veruno (NO)
13. L’Azienda Sanitaria Ospedaliera Molinette S. Giovanni Battista di Torino
 
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