Le previsioni di crescita del Pil per il 2008 che il governo metterà in Finanziaria sono più vicine a 1,6-1,7% che all'1,3% indicato dalla Confindustria.

Lo ha detto il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa durante l'incontro a Palazzo Chigi fra governo e parti sociali sulla Finanziaria 2008 che, secondo fonti di Palazzo Chigi, è "andato molto bene".

Padoa-Schioppa ha riconfermato l'entità della manovra 2008 nell'ordine di 10 miliardi e ha aggiunto che il settore pubblico è sottocapitalizzato e ha bisogno di investimenti.

Il ddl sarà accompagnato da un decreto con effetti sul 2007 da 7-8 miliardi, secondo quanto riferito ieri.

Nel decreto sarebbe contenuto un finanziamento da 2,9 miliardi in favore delle Ferrovie dello Stato e 600 milioni in favore dell'Anas.

Secondo una bozza del provvedimento illustrata a Reuters da una fonte governativa, la manovra prevista nella Finanziaria si basa su circa 6 miliardi di maggiori entrate e su 4,5 miliardi di tagli.

Sempre secondo indiscrezioni, le maggiori entrate provengono per 4,5 miliardi da un andamento del gettito superiore alle previsioni (il cosiddetto tesoretto) e per 350 milioni di maggiori contributi sociali.

I tagli colpiscono soprattutto le amministrazioni dello Stato, per quasi 4 miliardi. Da interventi di contenimento sul pubblico impiego sono previsti 150 milioni di risparmi e altri 400 derivano da una norma relativa agli enti previdenziali.

La riduzione delle tasse dovrebbe ammontare a circa 3 miliardi, di cui 2 per "interventi sulla casa e altro" e uno sottoforma di proroga di agevolazioni fiscali.

Fonti di Palazzo Chigi precisano che "le cifre sulla manovra non sono definitive, ma ipotesi tecniche perché mancano ancora 48 ore alla presentazione della Finanziaria, ore che sono altrettanto importanti".

L'intera manovra 2008 non comprende interventi sul deficit, perché "non necessari", come ha detto Padoa-Schioppa, che ha confermato ieri il target di indebitamento al 2008 al 2,2% dal 2,5% previsto per quest'anno.

La riunione con le parti sociali apre la maratona di riunioni in vista del varo della manovra al consiglio dei ministri di venerdì pomeriggio. Tuttavia, nulla è emerso sui ventilati tagli all'Irap, né dettagli sul ritocco dell'Ici. Per le 21 è previsto anche il vertice di maggioranza dal quale si aspetta una intesa politica sulle misure. Notizia dell'ultima ora, non parteciperà alla riunione il Guardasigilli Clemente Mastella, ufficialmente per motivi di salute.

"Chiediamo trasparenza sulla questione fiscale, sulla casa e sulla riduzione dell'Ires", ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

Aprendo i lavori, il presidente del Consiglio Romano Prodi ha evidenziato come il governo per il 2007 abbia rispettato gli impegni sul deficit assunti con l'Europa e che nella Finanziaria 2008 non è necessario reperire risorse per il risanamento.

WELFARE IN COLLEGATO:BENE PER CONFINDUSTRIA, DUBBI SINDACATI

Il presidente del Consiglio ha riconfermato che il protocollo sul Welfare sarà inserito in un ddl collegato alla Finanziaria e che la manovra avvierà un processo di alleggerimento fiscale per i cittadini, grazie al buon andamento delle entrate.

Padoa-Schioppa ha precisato nuovamente che quello sul Welfare sarà un collegato di sessione, da approvare cioè entro l'anno anche se i sindacati preferirebbero che il protocollo sul Welfare andasse nel ddl per avere la garanzia che le nuove norme su mercato del lavoro e pensioni passino.

"Noi vorremmo che il protocollo entrasse direttamente nella Finanziaria. Sul collegato il tema è delicato. Il Parlamento è sovrano, ma il governo non può stimolare modifiche al protocollo", ha detto il leader della Cisl Raffaele Bonanni.

Il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, apprezza che il protocollo sul Welfare confluisca in un unico strumento legislativo ma chiede la sua approvazione da parte del Parlamento senza modifiche.

I sindacati sono tornati anche sulla armonizzazione delle aliquote sulle rendite finanziarie, chiedendo un adeguamento alle norme europee al 20%.

Ieri Prodi ha escluso che questa misura sia inserita in Finanziaria.

Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, ha chiesto che l'ipotizzato calo dell'Ici da inserire in Finanziaria non penalizzi i Comuni.


Fonte: Reuters 2007.


Il Commercialista in Rete



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