Le mostre e manifestazioni fieristiche italiane coinvolgono di anno in anno sempre piu’ migliori di curiosi e professionisti che effettuano i propri spostamenti seguendo di passo in passo la cadenza degli eventi dislocati in migliaia di hall e padiglioni in tutta Italia e nel mondo.

Il mercato generato è davvero interessante e notevole, tenendo ben presente che una mostra ben organizzata e gestita, comporta immediati sviluppi anche all’economia delle città che le ospitano.

In primis, vi sono gli alberghi e la ristorazione; ma anche negozi e molti altri operatori nel settore turistico e terziario sono i business che ne beneficiano maggiormente e con i migliori profitti.

Di fiera in fiera, infatti si può trovare qualsiasi cosa e, naturalmente, non solo beni che si possono toccare con mano, ma anche servzi e creazioni intellettuali ed operative immateriali (basti pensare ai servizi internet, dove si vedono solamente i risultati ma di materiale vi è davvero poco).

In particolar modo, nel nostro paese, dove le caratteristiche della buona cucina e tradizione commerciale, sono molto quotate fiere eno-gastronomiche che fra l’altro risultano essere anche fra le più frequenti. Comunque non mancano progettazione stand fieristici che per vere e propri settori di nicchia, dove è possibile vedere, provare ed acquistare oggetti provenienti da ogni angolo del pianeta.

Non possiamo comunque dimenticare di menzionare anche altre fiere molto diffuse e frequenti nelle nostre città, come quelle che hanno una vera e propria identità manifestata dal periodo di vita, dalla stagionalità e dalla ripetizione nello stesso centro fieristico.

Proprio in questi termini, le più importanti città d’Europa hanno attrezzato, da parecchio tempo, la propria struttura con almeno un distretto fieristico. I centri fieristici principali in Italia si trovano nelle città di: Milano, Bologna, Roma e Torino.

Altre città italiane, forse più piccole ma non meno importanti, stanno investendo molto negli allestimenti per mostre creando veri e propri eventi fieristici come, ad esempio, è il Vinitaly di Verona.

Sicuramente inaspettato, agli occhi dei non addetti ai lavoro, il business ed il volume di scambio che fiere di questo tipo riescono ad attivare e muovere, come dicevamo in precedenza, non solo per visitatori ed espositori ma soprattutto per le strutture turistiche, gli operatori nel terziario e nel settore dei trasporti.

Bene o male, ogni settore merceologico e di servizi ha voluto ed ottenuto un proprio spazio espositivo, magari in concomitanza con altre fiere più generaliste.

La città di Milano, ad esempio, presenta una delle più importanti manifestazioni sulla moda del mondo, con diversi appuntamenti dislocati nelle stagioni strategiche dell’anno per la presentazioni delle sempre più stravaganti collezioni donna e uomo. Invece per il settore turistico c’è il BIT, lo Smau dedicata in particolar modo ai prodotti tecnologici ed all’ICT. Inoltre, negli ultimi anni è riuscita, grazie al nuovissimo centro di allestimento stand fieristici di Rho-Pero ad aggiudicarsi il Futurshow.

Invece a Torino è popolarissima la manifestazione del libro che viene organizzata a cavallo fra i mesi di Aprile e Maggio.

Restando nell’Italia settentrionale, va certamente citata la fiera più importante di Bologna: il Motorshow, salone dell’automobile ma che non disdegna di toccare altri settori industriali come la pelletteria e lo sport.

A cura di Michele De Capitani
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