CARO GASOLIO, SENATORE DE ANGELIS: "ANTICIPARE INCONTRO E VERIFICARE SOLUZIONI ALTERNATIVE"

Il senatore del Pdl, Candido De Angelis, chiede di anticipare l'incontro tra il ministro delle politiche agricole Luca Zaia e le organizzazioni rappresentative delle categorie della pesca. "La situazione si sta facendo sempre più difficile - spiega - e per questo va affrontata con la massima urgenza. Ci sono intere marinerie bloccate, secondo i dati forniti dalle organizzazioni di categoria è divenuto introvabile il pescato italiano, con gravissime conseguenze per l'intera filiera successiva alla pesca legata alla vendita all'ingrosso, al dettaglio ed alla ristorazione. Si sta verificando, inoltre, il presidio dei mercati da parte dei pescatori per impedire qualsiasi genere di vendita e si preannunciano nuove forme di protesta tese anche a bloccare le strade ma soprattutto i porti per impedire lo svolgimento delle attività di trasporto da e per le isole e la normale attività da diporto". Per affrontare la vicenda oggi De Angelis ha partecipato alla riunione della commissione agricoltura, insieme ai rappresentanti delle categorie della pesca. "Ho sollecitato anche il presidente, Paolo Scarpa, affinché si potessero adottare subito dei provvedimenti. Va anzitutto spiegato che non è possibile intervenire sul prezzo del gasolio perché già non è gravato da accise - aggiunge il senatore - quindi le strade da percorrere devono essere necessariamente altre". Diverse le proposte avanzate dalla categoria che secondo De Angelis possono essere prese in considerazione: "In primo luogo l'applicazione dell'Iva agevolata come avviene già per l'agricoltura, quindi la rivisitazione degli studi di settore tenendo conto dell'aumento del gasolio che tra il 2004 e il 2008 è cresciuto del 240%. Si applicano gli studi ai fini fiscali questo parametro deve essere inserito visto di quanto sono aumentati i costi". La principale proposta, in ogni modo, riguarda un diverso utilizzo dei fondi strutturali: "Oggi - dice De Angelis - sono stanziati per il 33% dallo Stato e per il 67% dalle Regioni. Si deve studiare la possibilità di rivisitarli per usarli in questa fase come avviene già per il fermo biologico remunerato". Saranno gli argomenti di confronto con il presidente Scarpa e il ministro Zaia.