POOH: Beat ReGeneration tour 2008 OLTRE 70.000 PRESENZE NEI PALASPORT
PARTE IL TOUR ESTIVO DATA ZERO: 3 Luglio LATINA STADIO COMUNALE
Con oltre 70.000 presenze in una serie di concerti entusiasmanti che hanno visto il tutto esaurito da Milano a Mantova, da Treviso a Roma e Torino… Si è conclusa, la prima parte del “Beat ReGeneration – tour
BIOGRAFIA
1966 Prima formazione ufficiale dei POOH: Valerio Negrini (batteria), Roby Facchinetti (tastiere), Riccardo Fogli (basso), Mauro Bertoli (chitarra), Mario Goretti (chitarra), Gilberto Fagioli (basso) e Bob Gillot (tastiere). Primo 45 giri: “Vieni fuori” e “L’uomo di ieri”. Secondo 45 giri: “Quello che non sai” e “Bikini Beat”; seguito da “Per quelli come noi”. Vincono il Festival delle Rose con il brano “Brennero
1967 Mauro Bertoli lascia il gruppo, che in piena Beatles-mania mette in mostra una forte personalità e la caratteristica più imitata negli anni: la fusione delle voci.
1968 Strepitoso successo di “Piccola Katy”. Dodi Battaglia sostituisce Mario Goretti. Altro singolo: “Buonanotte Penny”.
1969 Partecipano al Cantagiro con “Mary Ann”, seguito dal brano “Goodbye Madama Butterfly”.
1970 L’uscita dell’ellepì “Memorie” è seguita da una tournèe in Giappone, dove vengono ricoperti di elogi entusiastici.
1971 Firmano il primo contratto discografico con
1972 Primo disco d’oro per “Tanta voglia di lei”. Tournèe in Venezuela e in Inghilterra. Esce il nuovo Lp “Alessandra” che vende 250 mila copie sull’onda delle nuove sonorità scoperte in Inghilterra. Notevole successo e parecchi dischi d’oro per i singoli “Cosa si può dire di te”, “Noi due nel mondo e nell’anima” e “Nascerò con te”. I Pooh sono protagonisti di un tour teatrale con quaranta professori d’orchestra.
1973 Red Canzian sostituisce Riccardo Fogli e il gruppo parte per il suo primo tour negli Usa. Esce il 33 giri “Parsifal”, un disco storico e campione d’incassi per oltre un decennio con 400 mila copie vendute (un record incredibile per quel periodo, nel quale un Lp di successo mediamente non superava le 100 mila copie).
1974 Il nuovo Lp “Un po’ del nostro tempo migliore” si aggiudica l’ennesimo disco d’oro con mezzo milione di copie vendute.
1975 Esce “Forse ancora poesia”: è l’ultimo album realizzato con il produttore Giancarlo Lucariello (con loro dal 1971). Da questo momento i Pooh autoproducono i loro dischi, mettendo in piedi una struttura manageriale sempre più autonoma e soprattutto sempre più avanzata tecnologicamente. Partono per una lunga e fortunata tournèe nell’Est Europa: Bulgaria, Cecoslovacchia e Romania.
1976 Festeggiano 10 anni con il 33 giri “Poohlover” e il singolo “Linda”, che conquista immediatamente il primo posto in classifica.
1977 Nuovo show. Nuovo album: “Rotolando respirando”. Nuovo singolo: “Dammi solo un minuto”. Arricchiscono il proprio bagaglio artistico e culturale con un tour in Canada, Stati Uniti e America del Sud.
1978 I Pooh sono i primi a usare la tecnologia laser nei concerti. Esce l’antologia “Pooh 1975-
1979 Anticipato dal singolo estivo “Io sono vivo”, il nuovo album “Viva” frantuma tutti record di vendita. Diventati famosi anche a livello internazionale, i Pooh pubblicano in tutto il mondo il 33 giri “Hurricane”, inciso in lingua inglese e prodotto da Teddy Randazzo.
1980 “Viva” ottiene il disco d’oro. Escono il singolo “Canterò per te” e il nuovo album “Stop”.
1981 Pubblicano il 33 giri “Buona fortuna” e il tour estivo riscuote risultati strepitosi. Dopo l’uscita dell’antologia “Pooh 1978-
1982 Esce il doppio live “Palasport”: contiene due brani inediti, “Canzone per l’inverno” e “Siamo tutti come noi”, e precede l’uscita dei singoli “Non siamo in pericolo” e “Anni senza fiato”.
1983 Nella calda atmosfera dei Carabi nasce il 33 giri “Tropico del nord” che raggiunge subito il primo posto in hit parade e a Natale viene pubblicato anche su cd (il primo realizzato da artisti italiani) con l’aggiunta dei brani “Colazione a New York” e la cover di “Happy Christmas” di John Lennon. Si aggiudicano l’ennesimo disco d’oro e un ambitissimo premio per le vendite del videoclip “L’anno del tropico”, anch’esso realizzato ai Caraibi.
1984 Incidono il ventesimo album “Alhoa” alle Hawai, nel favoloso studio di registrazione di George Benson. Girano un film per
1985 Esce il cd “Asia non Asia”, realizzato in Giappone e preceduto dal singolo “Se nasco un’altra volta”. A fine anno
1986 Celebrano in modo entusiasmante i 20 anni di carriera: vengono nominati Cavalieri della Repubblica; l’album “Giorni infiniti” e il tour omonimo riscuotono un altro enorme successo; vengono immortalati nel Museo delle Cere di Roma.
1987 Il triplo disco dal vivo “Goodbye” è la testimonianza live del tour celebrativo del Ventennale: 3 dischi in vinile grigio e 3 dischi d’oro conquistati. “Goodbye e…” è il titolo del nuovo tour italiano di 50 date. In autunno esce il nuovo cd “Il colore dei pensieri” che inaugura lo splendido rapporto con il WWF.
1988 Il nuovo album “Oasi” riceve il disco d’oro prima ancora di uscire ufficialmente (il 26 setembre), perché i negozi sono sommersi di prenotazioni.
1989 Un anno dedicato interamente al WWF, a cui viene devoluto il ricavato del brano “Concerto per un’oasi” (pubblicato in versione mix su vinile verde). Durante il tour italiano di 40 date, i Pooh prendono in esame il problema ecologico più grave della città che li ospita, in collaborazione con la sede regionale del WWF. Il loro impegno ambientalista durante la tournèe favorisce l’iscrizione al WWF di 15 mila ragazzi, che diventano 50 mila nei mesi successivi. In autunno
1990 Partecipano per la prima volta al Festival di Sanremo: vincono con il brano “Uomini soli”, seguito dall’album omonimo pubblicato contemporaneamente in tutta Europa. Il videoclip di “Uomini soli” è il primo realizzato in alta definizione. Il cd entra direttamente al primo posto nella classifica degli album, nella quale resta per 10 mesi; mentre nella hit parade dei singoli troviamo sia “Uomini soli” che il precedente “Donne italiane”. Segue un’intensa attività live: 7 concerti nei palasport italiani tra la fine di marzo e l’inizio di aprile; il tour nel Nord America a maggio; la lunga tournèe estiva (52 date) che il 27 settembre culmina nel concerto davanti a 100 mila persone in Piazza Duomo a Milano. L’anno si chiude con la raccolta “25…la nostra storia”, che in sole due settimane vende 450 mila copie.
1991 I Pooh festeggiano 25 anni di musica insieme con il trionfale tour nei teatri (dove non si esibiscono da più di 10 anni) intitolato proprio “25…la nostra storia”, nel quale s’intrecciano canzoni, racconti, foto e aneddoti dissacranti sulla loro carriera. Il tour teatrale (in primavera e in autunno) e quello estivo negli stadi richiamano oltre 450 mila persone; mentre il greatest hits “25…la nostra storia” supera le 800 mila copie vendute, aggiudicandosi il quadruplo disco di platino. Altro primato: le due videocassette con la registrazione del concerto del tour teatrale vendono 50 mila copie.
1992 Il nuovo cd “Il cielo è blu sopra le nuvole” impiega solo una settimana a scalare la vetta della classifica: è triplo disco di platino con più di 300 mila copie vendute. Il tour invernale nei palasport italiani è un trionfo di sold out: la loro popolarità è così grande, che quando appaiono in televisione fanno immancabilmente impennare l’audience del programma che li ospita.
1994 La prima metà dell’anno è dedicata alla realizzazione del nuovo disco “Musicadentro”, che viene concepito in una grande villa sulla Costa Azzurra e poi registrato nei prestigiosi studi veneti di Villa Condulmer. “Musicadentro” esce a settembre e in meno di due mesi guadagna il doppio disco di platino. La tournèe che parte in ottobre visita l’intero territorio nazionale con 50 debutti teatrali. A dicembre Roby, Dodi, Red e Stefano partecipano a Telethon con il “Treno Pooh della Solidarietà”: si tratta di un vagone speciale (costruito dal gruppo stesso) agganciato al convoglio di Telethon, che si apre con un meccanismo idraulico e si trasforma in un palco perfettamente attrezzato per il concerto. Il risultato è molto gratificante, sia sul piano umano che su quello professionale: più di 2 mila chilometri percorsi; 6 stazioni visitate da sud a nord; oltre 3 ore di collegamenti televisivi e radiofonici; migliaia di persone ai loro show. E soprattutto: più di 2 miliardi e mezzo di lire (raccolti sui luoghi dei concerti e attraverso le offerte telefoniche durante le loro esibizioni) che i Pooh hanno portato alla causa di Telethon. L’anno termina con un altro momento esaltante:
1996 30 anni di Pooh! Durante la prima edizione del Salone della Musica di Torino, in ottobre, presentano il nuovo album “Amici per sempre”, che è disco di platino già in prenotazione e la settimana dopo è ai vertici delle classifiche di vendita. Il cd contiene una traccia cd-rom gratuita, che viene definita la traccia multimediale più tecnologica realizzata in Italia. Da sempre attenti alle nuove frontiere della tecnologia, aprono il primo sito internet musicale italiano: www.pooh.it, che richiama migliaia di visitatori nelle tante iniziative on line e viene imitato da molti.
Al ritorno dalla tournèe nel Nord America vengono accolti dal secondo disco di platino per le vendite di “Amici per sempre”: 30 anni di successo immutato per un gruppo musicale è un fatto più unico che raro. E difficile da analizzare: ci prova il giornalista Franco Dassisti che vive a stretto contatto con loro per un certo periodo e scrive un libro biografico (edito da Mondatori) nel quale racconta storie, confidenze e retroscena di una carriera fatta non solo di musica. In dicembre partecipano a Telethon per il quarto anno consecutivo, sempre visitando l’Italia intera con il loro treno della solidarietà.
1997 Il “Tour Amici per sempre” (22 sold out nei palasport) viene premiato come evento musicale dell’anno per le novità tecnologiche (audio e luci), per l’innovativo concetto di stage e soprattutto per la straordinaria partecipazione di pubblico. Nel frattempo, esce il libro “Quello che non sai”, che diventerà la seconda opera editoriale più venduta dell’anno con oltre 50 mila copie e 3 edizioni. Dopo il terzo disco di platino di “Amici per sempre”, partono per un tour estivo di 29 concerti: una megaproduzione con più di 100 collaboratori al seguito e presenze medie di 8 mila spettatori, con una punta di 43 mila. In settembre, Vota
1998 I 15 concerti nei palasport (iniziati in marzo) sono una ennesima megaproduzione, il palco misura
1999 I Pooh trasferiscono tutte le loro attività in un unico stabile di oltre 4 mila metri quadri a Milano: concentrano in questo Palazzo della Musica uffici operativi, editoriali e manageriali, archivi storici, magazzini per strumenti, scenografie, palcoscenici, automezzi e strutture da tournèe, laboratori di manutenzione e officine per la realizzazione dei loro progetti live. Il fiore all’occhiello è lo studio di registrazione, dotato di tecnologia avanzatissima, nel quale incidono il nuovo album “Un posto felice”: un disco registrato interamente in digitale e senza alcun supporto magnetico, che propone un suono di straordinaria qualità. La stessa alta qualità dei contenuti musicali e artistici. L’uscita del disco, il 15 aprile, coincide con la festa d’inaugurazione del Palazzo della Musica. Ed è subito entusiasmo: “Un posto felice” conquista il primo posto in hit parade, resiste in classifica per 42 settimane (quasi un anno intero) e si aggiudica 4 dischi di platino con oltre 400 mila copie vendute. È un risultato strabiliante, considerato che la discografia italiana in questo periodo accusa una flessione di mercato del 30%. Seguono 45 concerti per un totale di circa 380 mila persone: il tour si chiude con l’esibizione in Piazza Grande ad Arezzo trasmessa in diretta televisiva da Mediaset con picchi Auditel di 7.200.000 telespettatori. A grande richiesta, Mediaset replica la trasmissione dello show due mesi più tardi e a Natale esce la videocassetta dell’evento: distribuita da Warner Video in 20 mila pezzi, diventa la videocassetta musicale italiana più venduta dell’anno. L’impegno civile e sociale dei Pooh trova un nuovo alleato in Rock No War: grazie a una raccolta fondi effettuata durante i concerti estivi, il gruppo acquista 10 parchi gioco per i bambini coinvolti nella guerra dei Balcani e con il contributo dell’Aeronautica Militare li consegna personalmente in Kossovo, Bosnia, Macedonia, Serbia e Montenegro. Durante tutto l’anno il sito web dei Pooh trasmette in tempo reale oltre 70 ore di eventi speciali, totalizzando più di 1 milione 800 mila contatti: questo successo multimediale viene sottolineato dal quotidiano Il Sole 24 Ore che definisce il sito www.pooh.it come il più innovativo, dinamico e visitato fra quelli musicali. Il 31 dicembre i Pooh festeggiano l’arrivi del nuovo millennio con un concerto al porto di Sanremo trasmesso in diretta dalla Rai.
2000 Il 29 settembre esce il nuovo album “Cento di queste vite” (una curiosità: contiene 11 canzoni e non dieci come nei loro dischi precedenti), che seguendo una tradizione ormai consolidata viene presentato a tutti, critici e fan, nel Pooh Day del giorno precedente. Nei mesi successivi la band è ospite nei programmi più prestigiosi per la promozione di “Cento di queste vite”, che ottiene il doppio disco di platino già in prenotazione.
2001 “Cento di queste vite” veleggia verso il quadruplo disco di platino con più di 350 mila copie vendute. Parte un lungo tour invernale-estivo che viene in seguito consacrato come l’evento live di maggior successo nel panorama musicale italiano: 61 concerti fra palasport, piazze storiche e stadi, con oltre 700 mila presenze. In primavera i Pooh si recano in Madagascar per inaugurare una scuola costruita per i bambini del lebbrosario del piccolo paese di Farafangana (nel sud-est del Madagascar), realizzata grazie ai fondi raccolti durante il tour invernale dalle associazioni Rock No War e Amici del Madagascar. Durante lo SMAU il sito ufficiale www.pooh.it riceve il Premio WWW 2001 del quotidiano Il Sole 24 Ore come Miglior Sito Internet dell’Anno nella categoria Arte e Cultura. L’8 novembre il sito registra il massimo storico di contatti in occasione della diretta on line minuto per minuto del Pooh Day, nel quale vengono presentate due straordinarie raccolte: “Best Of The Best” (due prodotti speciali e distinti: un cd doppio e un cd singolo) che raccolgono il meglio del loro sconfinato repertorio. Negli ultimi due mesi dell’anno il gruppo mette a punto le musiche di “Pinocchio”, il musical prodotto insieme alla Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi.
2002 Mentre il cd “Best Of The Best” ottiene il triplo disco di platino con oltre 350 mila copie vendute, il gruppo si concentra sulla produzione delle musica e sui provini per il cast di “Pinocchio”. In luglio parte una tournèe di 32 date con due allestimenti diversi: uno per gli stadi e i grandi spazi, un altro per gli anfiteatri storici. Al tour, che riscuote il consueto successo di critica e pubblico, è collegata una nuova iniziativa a scopo sociale: si chiama “Salva la musica” e raccoglie fondi per l’acquisto di strumenti musicali da destinare alle aule di musica di alcune scuole italiane, una per ogni regione, situate in zone definite a rischio. Grazie al grande cuore del pubblico dei Pooh vengono raccolti più di 100 mila euro: la prima aula di musica “targata Pooh” viene inaugurata in ottobre nella scuola media statale Luini-Falcone di Rozzano, in provincia di Milano. L’8 novembre esce il cd “Pinocchio” (disco di platino): contiene 11 canzoni, arrangiate e interpretate dai Pooh, scelte fra i 24 brani che daranno poi vita al musical. A dicembre si esibiscono nel loro terzo Concerto di Natale dalla Sala Nervi della Città del Vaticano.
2003 Arriva finalmente il tanto atteso musical “Pinocchio”: regia di Saverio Marconi e musiche dei Pooh, che firmano anche come produttori assieme alla Compagnia della Rancia. Il debutto ufficiale avviene il 14 marzo al teatro Diners della Luna di Assago (Milano): grande entusiasmo di pubblico e critica, che lo paragona alle classiche produzioni di Broadway e londinesi. Lo spettacolo prosegue senza soste fino a giugno, per poi ripartire nella stagione autunnale ancora da Milano.
Il 21 maggio esce il nuovo cd dei Pooh intitolato “Ascolta”, che entra direttamente al numero uno della classifica degli album più venduti. Il tour estivo di parte il 3 luglio dallo Stadio Comunale di Castelvetro (Modena) e si conclude il 27 agosto al Teatro Puccini di Torre del Lago (Lucca) per un totale di 36 concerti. L’attività live prosegue senza sosta e riporta i Pooh nei teatri a 10 anni di distanza dall’ultimo tour teatrale (quello ispirato all’album “Musica Dentro” del 1994): il 22 ottobre il tour “Ascolta in Teatro” debutta al teatro Coccia di Novara. “ASCOLTA IN TEATRO TOUR 2004“ ottiene numeri da record: 48 rappresentazioni in 21 città nell’arco di 60 giorni… e tutti i teatri sono sold out per un totale di oltre 60.000 presenze. Il 26 novembre esce il dvd "Pooh Ascolta Tour Live 2004", uno straordinario doppio DVD live, con l’audio in Dolby Digital 5.1 Surround Sound, con oltre 190 minuti di musica e spettacolo di elevata qualità audio e video.
2005 La tournèe teatrale prosegue superando le cento rappresentazioni: 140 repliche teatrali che consacrano l’ASCOLTA IN TEATRO TOUR 2004-2005 come il tour teatrale continuativo più lungo nella storia musicale italiana. Tirando le somme delle due tournèe, quella negli stadi dell’estate 2004 e quella nei teatri a cavallo fra i due anni, i Pooh possono vantare oltre 500 mila spettatori in circa 150 concerti per più di 400 ore di musica dal vivo. Il 18 novembre 2004 esce il nuovo album-collection “
2006 Le celebrazioni per il quarantennale iniziano con un concorso molto speciale: vengono invitate le cover band dei Pooh di tutta Italia a inviare il proprio materiale per scegliere
L’anno si conclude con con due messe in onda dello spettacolare concerto di Padova su Italia1 facendo registrare ascolti Auditel altissimi.
2007 Il 2007 è un anno in apparenza dedicato alle “vacanze”, invece la voglia e l’insistenza del pubblico porta i POOH ancora sul palco. “Recital d’Estate”è il titolo della mini tournèe di 12 concerti pensati in spazi, spesso di grande interesse storico ed artistico, capaci di emozionare e di rendere unica una performance e che, per varie ragioni, i POOH non hanno potuto inserire nei calendari dei loro tour precedenti.
E’ l’anno della preparazione del nuovo progetto discografico, che avevano in cantiere da un anno, che vedrà la luce a febbraio del 2008, “Beat Regeneration”, album di 12 grandi successi dell’epoca Beat di gruppi storici della musica di quel periodo, riletti e reinterpretati dai POOH.
Negli ultimi mesi dell’anno il gruppo è impegnato con le fasi dei missaggi e della fine dei lavori.
2008 Il 1° Febbraio 2008 è uscito “Beat Regeneration”, e dal 29 Marzo saranno in tour nei Palasport italiani.
“Beat ReGeneration”
Il movimento beat della fine degli Anni 60 è stato fondamentale nella storia della musica leggera italiana, che fra lo stupore generale ha esplorato nuovi percorsi sonori, rifacendosi al fermento inglese di fenomeni nascenti come i Beatles. Le canzoni dei complessi italiani a volte erano semplici cover di brani dei loro colleghi anglosassoni, inglesi ed americani, ma scalavano puntualmente le hit parade spinte dall’entusiasmo del pubblico giovane, che ha adottato quella musica come il proprio inno generazionale, una sorta di bandiera da sventolare sul crescente bisogno di rinnovamento socio-politico che ha caratterizzato quel periodo storico. I Pooh sono stati testimoni oculari della nascita della scena beat italiana – che anche fra un secolo verrà ricordata e studiata come una rivoluzione importante nel nostro costume sociale e musicale – e quasi subito ne sono diventati protagonisti di assoluto prestigio. Attraverso il progetto “Beat ReGeneration” – primo singolo il 4 gennaio 2008 e album in uscita il 1° febbraio 2008, ma già ora disco di platino grazie alle prenotazioni – i Pooh vogliono rendere omaggio a quei complessi di grande valore che hanno condiviso con loro la splendida avventura del beat, ma non sono riusciti a essere altrettanto longevi. L’album “Beat ReGeneration” è il tributo dei Pooh a complessi che non ci sono più, ma hanno inciso canzoni immortali, che hanno conservato intatta nel tempo la loro forza. Brani ancora di stretta attualità, sebbene siano stati concepiti in un momento storico remoto: “è la pioggia che va” mantiene le stesse inquietudini e speranze ieri come oggi… “Che colpa abbiamo noi” è stato l’inno di un ricambio generazionale del passato, ma che si è rinnovato negli anni seguenti fino al presente. “Beat ReGeneration” è un disco epocale nel percorso artistico di Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D’Orazio e Red Canzian: in oltre 40 anni di carriera (a parte le primissime cover tipo Vieni fuori che in inglese si intitolava Keep on running ed era un brano degli Spencer Davis Group ) infatti, è la prima volta che i Pooh incidono un intero album di canzoni di altri. L’intento è rivalutare quel periodo storico della musica italiana per farlo apprezzare anche alle nuove generazioni, che non hanno avuto la fortuna di viverlo in prima persona. In realtà potremmo definire “Beat ReGeneration” un nuovo album dei Pooh, perché tutte le canzoni sono state “rigenerate”, in qualche caso stravolte, con arrangiamenti moderni che ben sottolineano il talento dei quattro musicisti. Il pubblico più giovane che non le conosceva, e magari inizialmente le scambierà per inediti dei Pooh, potrà approfondire la propria cultura musicale attraverso capitoli basilari della nostra storia a sette note; mentre chi è cresciuto nel loro ricordo, apprezzerà una nuova chiave interpretativa che rende più attuali anche sul fronte sonoro brani che hanno conservato nel tempo tutta la loro forza espressiva. Le grandi canzoni sono immortali. Partendo da questa convinzione, i Pooh si sono immersi nuovamente nella realtà socio-politica e musicale che li ha visti nascere e crescere prima come spettatori appassionati e immediatamente dopo come protagonisti assoluti: Roby, Dodi, Stefano e Red hanno il “pedigree” artistico per rileggere quel periodo storico e incidere questo tributo ai complessi che alla fine degli Anni 60 hanno dato vita a un cambiamento radicale rispetto ai canoni che identificavano le “Canzoni” a quei tempi. Gruppi che assieme a loro hanno gettato le basi per la nascita di una diversa colonna sonora delle nuove generazioni. “Beat ReGeneration” è un concept-album, infatti potendo pescare in un mare di canzoni famose e di alto spessore musicale, i Pooh hanno scelto in particolare brani con un forte valore storico e artistico: i primi accordi di chitarra s’imparavano su “La casa del sole” dei Bisonti; mentre “Gioco di bimba” de Le Orme è stato il primo approccio verso il progressive italiano. I Pooh hanno lavorato al progetto “Beat ReGeneration” per un anno e mezzo, impiegando gran parte del tempo per riascoltare migliaia di canzoni dell’epoca, per selezionare quali rigenerare a nuova vita. Hanno scelto di uscire nel febbraio del 2008 per non accavallarsi con le strenne natalizie: questo disco non è una compilation per nostalgici. L’album “Beat ReGeneration”, attraverso arrangiamenti personalizzati e più moderni, vuole far conoscere alle nuove generazioni alcuni complessi che si sono persi per strada, ma hanno scritto pagine fondamentali della storia del beat italiano. Visto l’entusiasmo e l’ottima accoglienza di critica, pubblico e addetti ai lavori, questo lavoro si avvia ad essere un altro grande successo del gruppo “ più amato dagli italiani “. Info: 0258011110 – marco.nuzzi@pooh.it
Materiale tratto dal sito internet ufficiale www.pooh.it
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