IMPORTANTE INTERVENTO IN FAVORE DEGLI ANIMALI E PER
IL RIPRISTINO DELLA LEGALITÀ IN UN CONTESTO DI
INFILTRAZIONI CRIMINALI
GELA (CL), CORSA CLANDESTINA DI CAVALLI
BLOCCATA DALLA POLIZIA: 60 PERSONE DENUNCIATE, 2 CAVALLI SEQUESTRATI E SCOMMESSE PER 1700 EURO
PLAUSO DELLA LAV AL QUESTORE, DOTT. MARINO ED AL DIRIGENTE DEL COMMISSARIATO DI GELA, DOTT. BELLOMO: OPERAZIONE DI ALTO PROFILO INVESTIGATIVO CHE STRONCA SUL NASCERE GLI INTERESSI DELLA ZOOMAFIA NELL'AREA SUD DELLA PROVINCIA NISSENA
Brillante intervento della Polizia di Stato contro le corse clandestine di cavalli che si svolgono nelle arterie stradali nell'area del gelese, al confine con la provincia di Ragusa. Questa volta il blitz è avvenuto lungo l'autostrada Catania-Siracusa nei pressi di Gela: alle quattro del mattino di domenica scorsa gli agenti del Commissariato di Polizia di Gela (Caltanissetta) hanno fatto irruzione nella strada ancora non aperta al traffico veicolare, bloccando una competizione al galoppo. 60 le persone denunciate alla Magistratura (alcune delle quali con precedenti per mafia) di cui 15 indagati come organizzatori della gara clandestina e per il reato di favoreggiamento; 2 cavalli sequestrati e sottoposti ad analisi antidoping (sul posto sono infatti stati rinvenuti medicinali); 1.700 euro in contanti di scommesse scoperti grazie a due poliziotti infiltrati nella gara.
"Le corse clandestine di cavalli costituiscono per la criminalità organizzata un sicuro e redditizio investimento dei propri illeciti introiti economici ha dichiarato
"Il problema delle corse clandestine dei cavalli è purtroppo diffuso in Sicilia soprattutto nell'area iblea; non è un caso, infatti, che tra gli spettatori della gara clandestina bloccata a Gela vi fossero soggetti provenienti da Vittoria (Ragusa). Questo ci fa temere dichiara Ennio Bonfanti, responsabile nisseno della LAV - che senza il provvidenziale intervento di contrasto della Polizia di Gela vi sarebbe stato il fondato rischio di attirare nel nisseno soggetti malavitosi e "bookmaker" che operano nella zona orientale della Sicilia. Nel settore, infatti, si assiste frequentemente a movimenti di "cavaddari" da una provincia all'altra; poiché nelle province di Siracusa e Catania i Prefetti hanno vietato qualsiasi corsa di cavalli e palio paesano proprio per motivi di pubblica sicurezza e nel Ragusano sono state avviate indagini sulle infiltrazioni mafiose del palio di Acate, è evidente che adesso si cerchino altre aree più "tranquille" dove "trapiantare" queste attività illecite ed il loro corollario di interessi malavitosi".
Per questo la LAV continua a sostenere il divieto di palii paesani che già nel 2003 l'allora Questore Filippo Piritore vietò a Niscemi ed in tutta la Provincia di Caltanissetta. Lo stesso Ministero dell'Interno, nel "Rapporto annuale sulla criminalità organizzata" di qualche anno fa, in relazione all'area di Gela e Niscemi, affermava che "Le corse ippiche clandestine, svolte all'alba, nelle vie periferiche di Catania, a seguito dell'intensificarsi dei controlli da parte delle forze di polizia, vengono organizzate nelle superstrade delle zone di Gela...".
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Palermo-Caltanissetta, 22 luglio 2008
www.lav.it www.lavsicilia.it
Info: Osservatorio Zoomafia: cell. 320.4730679 - www.lav.it/index.php?id=183
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