Rinnovo in vista per diciannove agevolazioni fiscali. La Finanziaria "slim" targata Tremonti allunga la vita ai più comuni sconti del Fisco, altrimenti destinati a scadere a fine anno. Dalle detrazioni sulle rette degli asili nido e sulle tessere bus e metro, all'aliquota agevolata Irap per l'agricoltura, dalle accise ridotte per il gasolio da riscaldamento nelle zone montane agli sgravi sulla formazione dei docenti. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera oggi al ddl sulla manovra economica per il 2009. Un provvedimento snello, composto da soli tre articoli e cinque tabelle, che riprende le norme contenute nel Dl 112 del giugno scorso. Ecco nel dettaglio gli sconti fiscali prorogati nel 2009 dalla bozza di Finanziaria che a breve passerà al vaglio delle aule parlamentari.

A scuola sconti Irpef per grandi e piccini

Lunga vita alle detrazioni Irpef per le rette degli asili nido e per l'aggiornamento dei docenti. Anche nel 2009 i genitori di bimbi iscritti al nido potranno usufruire della detrazione Irpef del 19% per le spese di frequenza dell'asilo, purché il loro importo non superi i 632 euro annui per ogni figlio. Il bonus Irpef si può far valere solo se le spese sostenute per il pagamento delle rette scolastiche sono adeguatamente documentate.

Allungati al prossimo anno anche gli sgravi sull'autoformazione degli insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, anche non di ruolo e con incarico annuale. Ai docenti che investono sulla loro formazione spetta una detrazione Irpef del 19% delle spese sostenute per l'aggiornamento fino a un importo massimo di 500 euro.

Anche nel 2009 il Fisco agevola "con trasporto"...

Rinnovato anche per il prossimo anno il bonus Irpef del 19% per l'abbonamento al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. La detrazione vale solo su un importo non superiore ai 250 euro (con un risparmio d'imposta, dunque, fino a 48 euro), per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2009 per acquistare tessere metro e bus. L'agevolazione, inoltre, spetta solo a condizione che le spese non siano deducibili nella determinazione delle singole componenti che concorrono a formare il reddito complessivo, come ad esempio nel caso in cui il costo dell'abbonamento risulti inerente e, quindi, deducibile dal reddito d'impresa.

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