NAPOLI. Allarme diossina in pieno centro di Napoli. La denuncia parte dai Circoli della Libertà della Campania, che hanno spulciato uno studio effettuato dall’A.P.A.T. nel giugno 2007, a firma dei professori Giuseppe Raspa, dell’Università La Sapienza di Roma, Antonio Di Guardo, dell’Università degli Studi dell’Insubria – Como, e Antonio Ranieri, dell’Università degli Studi Roma Tre, e commissionato dal Ministero dell’Ambiente, conseguentemente alla legge n. 268 del 2003. «Dalla verifica condotta nell’intero territorio campano – spiega Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania - è emerso che, in tre casi, sono stati riscontrati notevoli superamenti dei limiti di legge (D.M. 471/99) per quanto riguarda la presenza di diossina nel suolo. Tali aree – continua - sono state individuate nel territorio di Caivano, nel territorio di Salerno Località Fratte, ed anche nel pieno centro di Napoli. Più precisamente, ai giardini di Via Acton, proprio nei pressi del circolo canottieri. Ebbene, in tale zona, con riferimento ai PCDD/F (un tipo di diossina), sono stati riscontrati valori, che andavano da 1,85 a 17,9 ngTEQ-WHO98/Kg. In questi casi il limite previsto dal DM 471/99 è di 10 ngTEQ-WHO98/Kg. Stesso discorso vale per i PCBdl (simili alla diossina), atteso che sono stati rilevati valori che vanno da 1,25 a 17,95 ngTEQ-WHO98/Kg.». Ma, a preoccupare gli esponenti regionali del movimento della Brambilla, non sono solo questi dati, che già di per sé si presentano allarmanti, ma le motivazioni che, secondo gli esperti, hanno determinato tale rilevante concentramento di fattori inquinanti nel suolo. «Secondo i ricercatori – aggiunge Sicignano – i dati emergenti dal suolo sono sintomatici di una consistente contaminazione atmosferica, con conseguente deposito al suolo. Inoltre la contaminazione dei giardini di via Acton è agevolmente riconducibile a tre fattori: combustione di oli combustibili, traffico di veicoli alimentati a diesel e traffico di veicoli alimentati a benzina senza Pb». Conclude Sicignano: «E’ inutile ricordare che la pericolosità della diossina, che, anche a fronte di una presenza di inquinanti bassa o addirittura bassissima, è altamente nociva per gli animali e l’uomo. In altre parole, anche una piccola presenza di diossina può entrare nei tessuti dell’uomo e produrre malattie tumorali. Pertanto, attesa la gravità della situazione, chiediamo l’adozione di misure urgenti da parte dell’Amministrazione Comunale».
Info: http://www.cdlstabia.com
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