Comunicato Stampa LAV Sicilia

 

CORSA CLANDESTINA DI CAVALLI INTERROTTA DAI CARABINIERI A GIARRE (CATANIA). APPELLO DELLA LAV AL PREFETTO FINAZZO: "CONTRO LA RECRUDESCENZA DELLA ZOOMAFIA TOLLERANZA ZERO"

 

 

 

"Operazione brillante ed encomiabile di repressione di un fenomeno criminale che ha preoccupanti collegamenti con la malavita organizzata". Così Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV, alla notizia del blitz della Compagnia dei Carabinieri di Giarre (CT) che, ieri mattina, hanno interrotto una corsa clandestina di un cavallo con calesse che si svolgeva a Giarre sulla Via litoranea Riposto - Schisò, denunciando cinque persone per maltrattamento di animali e manifestazioni vietate ed arrestando il giovane fantino anche per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Alla vista dei Carabinieri, infatti, il malvivente invece di fermarsi ha incitato ancor di più il cavallo verso una folle corsa contro le volanti dell'Arma: questo criminale comportamento ha provocato un micidiale impatto conclusosi col grave ferimento del povero cavallo e l'incrinatura di una costola di un Carabiniere.

 

"Le corse clandestine si confermano attività in cui le organizzazioni malavitose siciliane sono notevolmente presenti ed esercitano un controllo capillare - prosegue Ciro Troiano -; si tratta ormai di un fenomeno di ampie proporzioni, divenuto una realtà criminale preoccupante. Le corse abusive di cavalli costituiscono per le organizzazioni criminali un sicuro e redditizio investimento dei propri illeciti introiti economici". Proprio una settimana fa sempre in provincia di Catania, a Palagonia, un'altra corsa clandestina di cavalli era stata bloccata stavolta dalla Guardia di Finanza (fermate più di 40 auto, identificate oltre 80 persone, molte delle quali con precedenti penali per gioco d'azzardo) che aveva scoperto anche l'esistenza di un "premio" da 200mila euro per il cavallo vincitore. 

 

E contro la recrudescenza della zoomafia nel Catanese, la LAV chiede alle Autorità competenti un "giro di vite" contro l'allevamento ed il commercio abusivo di cavalli, intensificando i controlli. "Rivolgiamo un appello alle Istituzioni ed alle Forze dell'Ordine di Catania: tolleranza zero conto lo sfruttamento dei cavalli. Occorre incrementare le azioni di contrasto – dichiara Marcella Porpora, coordinatrice regionale LAV Sicilia - anche su taluni fenomeni peculiari della città di Catania e della sua provincia: le tante stalle, più o meno abusive, in alcuni quartieri storici di Catania ed in altri centri urbani etnei, e le corse clandestine di cavalli e dei calessi per le vie della città. Conosciamo la sensibilità, sull'argomento, del Prefetto di Catania Giovanni Finazzo e confidiamo che anche grazia al suo impegno si possano presto organizzare controlli a tappeto, da parte dei servizi veterinari ASL e delle Forze dell'Ordine, sull'applicazione dell'anagrafe equina: n questo modo verrebbero scoperte le stalle e scuderie abusive da dove arrivano i cavalli usati per le gare clandestine. L'applicazione dell'anagrafe equina e la vigilanza sulle stalle – conclude Porpora - consentirebbe, inoltre, di verificare anche lo stato in cui vengono allevati i cavalli: è notoria l'illecita consuetudine di rinchiudere i cavalli in garage o altri locali minuscoli, privi di luce ed in condizioni igieniche pessime".

 

Roma-Catania, 20/10/2008                                                                                             

web:  www.lavsicilia.it

 

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