Oggi sul portale di promozione turistica dell'Oltrepò Pavese sulle google maps, OltrepEAT pubblichiamo in collaborazione con l'Associazione "La Pietra Verde" la mappa satellitare del sentiero denominato "Il Sentiero dei Briganti". Questo itinerario escursionistico, lungo circa 5 km, collega i paesi di Brallo (m.950 slm) al paese di Fego (550 m s.l.m.). Da Brallo si raggiunge su strada asfaltata la frazione di Bralello in circa 15 minuti, il percorso attraversa la piccola frazione e scende su mulattiera verso il Bosco dei Giganti, uno stupendo bosco di castagni secolari. Il castagno forma estesi boschi nelle località montuose tra i 300 metri e i 1000 metri di altitudine. E' un albero con un bel tronco e con una chioma quasi rotonda.
E' una pianta che può vivere diversi secoli e raggiungere grandi dimensioni, in alcuni casi arriva ad avere una circonferenza di parecchi metri e un'età che supera i 700 anni.
Superato il castagneto, la discesa si fa più ripida e prosegue fino ad arrivare ai ruderi del Mulino dei Cognassi. Il Molino dei Cognassi era una struttura in pietra a vista con una cascina e una stalla, con davanti un grande prato. La caratteristica di questo molino era la ruota molto stretta e alta quasi dieci metri, ancora oggi ben visibile; questa ruota girava grazie alla spinta dell'acqua del Fosso del Freddo che nasce a Cima Colletta, per poi confluire nel Rio Montagnola e quindi sfociare nel Torrente Staffora vicino a Fego.E' una pianta che può vivere diversi secoli e raggiungere grandi dimensioni, in alcuni casi arriva ad avere una circonferenza di parecchi metri e un'età che supera i 700 anni.
Proseguendo, si guada più volte il Montagnola e in circa 30 minuti, si giunge alla Grotta dei Briganti, formata da enormi massi di granito. I massi sorgono sopra una piccola radura poco distanti al paese di Fego, sono poggiati uno contro l'altro e formano un anfratto che può contenere alcune persone.
Nei tempi passati è stata il rifugio segreto di gruppi di briganti che, una volta assalita la carovana o il povero viandante, si rifugiavano nella grotta, sicuri che nessuno osasse salire fin quassù per cercarli.
Dalla grotta, si prosegue ancora per circa 15 minuti, si guada per l'ultima volta il Rio Montagnola e si giunge al paese di Fego.
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