Ci sono concerti e concerti. Ci sono concerti che si reggono sul virtuosismo dei musicisti, in alcuni si va per vedere in faccia i nostri artisti preferiti, per assistere ad altri non serve nemmeno conoscere il cantante o il gruppo, basta ballare saltare e divertirsi. Poi ci sono altri concerti. Ci sono concerti cui si va come se si andasse ad una messa laica, ad un rito di massa. Ci sono gruppi che sì, sono amati e apprezzati per la loro musica, per il loro testi, per come suonano e cantano, ma che sono così rispettati da diventare quasi oggetto di venerazione. Ci sono concerti che ti lasciano l'impressione di aver vissuto un'esperienza mistica e, dopo una settimana che ci sei andato, vivi ancora su un altro pianeta. Se tutto ciò vi sembra esagerato, provate ad andare ad un concerto dei Radiohead.

Una delle prossime occasioni è il 24 marzo a Buenos Aires (prenotate subito il vostro B&B a Buenos Aires, i biglietti a disposizione sono ormai pochi), all'interno del Quilmes Rock, un festival sul cui palco si alternano ogni anno gruppi musicali argentini e band internazionali (tra i nomi di questa edizione, anche Iron Maiden e Kiss, che suoneranno rispettivamente il 28 marzo e il 5 aprile). Quest'anno il festival con i Radiohead ha messo a segno un colpaccio, ospitando una tappa del primo tour della band di Oxford (con i Kraftwerk come gruppo di supporto) in Sud America. Dopo aver girato l'Europa, gli Stati Uniti, il Canada e persino il Giappone con il tour di presentazione del nuovo album In Rainbows, Thom Yorke e compagni sono ora pronti a sbarcare anche in Sud America, con il loro personalissimo carico di canzoni e emozioni, e a stupire e incantare anche il pubblico di questa parte del mondo che ha approfittato di un low cost per Buenos Aires per andarli a vedere dal vivo. Perché i Radiohead, dal vivo, hanno davvero il potere di ipnotizzare il pubblico, che diventa parte integrante di ogni loro esibizione.

Gruppi che suonano bene e sanno coinvolgere il pubblico ce ne sono, ma nessuno come i Radiohead sa creare quell'atmosfera di partecipazione e venerazione che ti fa sentire tutt'uno con il palco, con il gruppo, con l'arena, con il resto del pubblico, e che ti guida a compiere gesti rituali, inconsapevoli ma naturali, durante l'esibizione: dal pogo selvaggio durante My Iron Lung al silenzio religioso (immaginatevi un'arena, uno stadio, una piazza gremiti di persone riunitesi per un concerto di musica rock, in cui nessuno, se non il cantante con un filo di voce, proferisce parola o si azzarda a cantare) che accompagna sempre l'esecuzione di Exit Music, fino all'esplosione finale in cui tutto il pubblico si unisce a Thom Yorke nel cantare un verso che meglio di ogni altro descrive un concerto dei Radiohead: "And now we are one in everlasting peace". Ogni momento di un concerto dei Radiohead è da incorniciare e portarsi nel cuore, sia che si tratti dell'esecuzione di un brano superfamoso, magari tratto da Ok Computer o The Bends, che delle canzoni dell'ultimo album "In Rainbows", che con tutta probabilità, come è successo nelle altre tappe del tour, occuperanno gran parte della scaletta, con brani che sono già entrati nella storia del gruppo, come All I need, Jigsaw falling into place, Nude, e che, ascoltati dal vivo, moltiplicano all'ennesima potenza la propria carica emotiva.

Ci sono concerti e concerti. Ci sono concerti, come quello dei Radiohead a Buenos Aires, che diventano un'esperienza unica e irripetibile per ogni amante della musica.

Non perdetevi il primo tour di una delle band più importanti del mondo in Sud America. Prenotate un ostello economico a Buenos Aires e preparatevi ad essere investiti dalla potenza della musica del gruppo e della voce di Thom Yorke.

Biglietti: vari prezzi
Data: 24 Marzo 2009
Dove: Club Ciudad, Buenos Aires, Argentina
A cura di Trener srl- Grafica sito Web

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