Esce “Fuga dal Mondo Perfetto”di Adriano Zanatta, che racconta un futuro distopico che è già fra noi
Esce in libreria “Fuga dal Mondo Perfetto” del trevigiano Adriano Zanatta, edito da Mauna Loa Edizioni. Si tratta di un avvincente romanzo distopico che si affaccia su un futuro prossimo e ci segnala i rischi di un mondo diviso in due, da un lato ipertecnologico, etico e “perfetto”, dall’altro libero ma pericoloso. Il dilemma è quello della libertà di scelta personale e di come ognuno di noi si porrebbe di fronte a questi due possibili modi di vivere. Intervistiamo l’autore, che con questo romanzo ha vinto la sezione inediti del Premio Letterario Internazionale Charles Dickens, e gli chiediamo di parlarci della ispirazione del suo libro che ha affascinato la giuria. “Le domande che mi sono fatto sono: che mondo ci aspetta? Cosa succederà quando la tecnologia, già presente nella nostra vita quotidiana, avrà fatto un deciso passo in avanti? Quale sarà il prezzo da pagare per vedere risolti problemi come inquinamento, traffico, salute o sicurezza che ci affliggono? Gli individui saranno sempre più evoluti oppure sempre più isolati e controllati? Ho affidato i miei dubbi agli attori di questo romanzo. Sullo sfondo in cui un futuro il virtuale si unisce, si sovrappone e si confonde con il reale, si dipana una trama densa di umanità, con i protagonisti che troveranno quel nuovo modo di vivere positivo e auspicabile oppure ineluttabile e disturbante”. È quindi a questo dilemma che ci introduce nella sua opera Adriano Zanatta, già autore del romanzo di formazione “L’Invenzione” e di un giallo, “Bad Bankers”, ispirato allo scandalo del fallimento delle Banche Venete. Aggiunge Zanatta: “Il romanzo è ambientato nel 2045. Le fasce privilegiate della società hanno preso possesso della parte occidentale del pianeta, dove hanno creato il Mondo Perfetto, un luogo in cui organizzazione, razionalità, ricchezza e avanzamento tecnologico assicurano ai suoi pochi e fortunati abitanti un livello di benessere e di sicurezza straordinario. Il restante 90% della popolazione globale, invece, è concentrato nella parte orientale ed è costretto alla vita caotica, incerta, disorganizzata e pericolosa del Mondo Libero”. Un libro da non perdere, per interrogarci su quale sarebbe la nostra scelta.
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