COMUNICATO STAMPA LAV, ENPA E ANIMALISTI ITALIANI


MODICA, IL SINDACO ORDINA: SPARATE AI CANI. ENPA, LAV E ANIMALISTI ITALIANI DIFFIDANO IL SINDACO A RITIRARE
L'ORDINANZA E SCRIVONO AL PREFETTO DI RAGUSA

Enpa, LAV e Animalisti Italiani contro l'ordinanza emanata dal Sindaco di  Modica, che prevede l'abbattimento dei randagi nel territorio comunale. Le  associazioni lamentano l'esclusione oggi dalla riunione in Prefettura


Roma, 18 marzo 2009 - LAV,  Enpa e Animalisti Italiani, hanno diffidato il  Sindaco di Modica (Ragusa) a ritirare subito l'Ordinanza con cui ha dato il  via libera all'abbattimento dei cani randagi, emanata dopo la tragica  aggressione mortale ai danni di un bambino e dopo il ferimento di altre tre  persone, ritenendola illegale e illegittima. Una diffida preventiva sarà  inviata anche al Sindaco di Scicli, per scongiurare eventuali analoghi
provvedimenti.

Le tre associazioni, inoltre, hanno scritto al Prefetto di Ragusa - autorità  competente in materia di sicurezza e incolumità pubblica - e per conoscenza  al Procuratore di Modica e al Sottosegretario alla Salute Francesca Martini  per sollecitare un intervento che garantisca l'annullamento dell'Ordinanza  in questione, peraltro contraria alle chiare direttive del Prefetto e del Sottosegretario Martini a tutela dei  randagi. Nella lettera al Prefetto, Enpa, LAV e Animalisti Italiani chiedono anche di accertare che i cani
randagi della zona  non siano rimasti vittime di maltrattamenti, di uccisioni, e che l'area non sia stata eventualmente contaminata con bocconi avvelenati, pericolosissimi per l'incolumità pubblica.

"Quanto accaduto negli ultimi giorni nelle zone di Scicli e di Modica è sconcertante e gravissimo, siamo vicini e solidali con le famiglie delle persone drammaticamente colpite - dichiarano Enpa, LAV e Animalisti Italiani - ma non sarebbe giusto né risolutivo scaricare le colpe su un gruppo di cani senza accertare le responsabilità, esclusivamente umane,
nella gestione del fenomeno randagismo, disciplinato da precise disposizioni di legge tese alla corretta prevenzione".

LAV, Enpa e Animalisti Italiani lamentano di essere state gravemente escluse, insieme alle altre associazioni animaliste, dalla riunione organizzata questa mattina presso la Prefettura di Ragusa per affrontare questa emergenza. La riunione, attualmente ancora in corso, si sta svolgendo a porte chiuse alla presenza di Sindaci e Forze dell'Ordine.

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