Il mondo moderno brulica di convegni di ogni gerere: scientifici,
letterari, politici, filosofici, sociologici, astronomici, ecologici,
teologici eccetera, ma forse il più singolare è quello che si tiene
ogni anno, nei giorni 1 e 2 giugno, a Campagna, in provincia di
Salerno, dedicato agli "spiriti celesti".
Ci fermiamo ad Eboli, in cerca di angeli. Siamo in Campania per
incontrare un sacerdote che è uno dei maggiori esperti di queste
creature celesti ma ormai è tardi per continuare il viaggio e così
facciamo tappa nella cittadina del celebre romanzo di Carlo Levi.

Dopo la frenesia di Milano alla quale siamo rassegnati ma per
nostra fortuna non abituati, Eboli ci offre una sera totalmente
diversa, colma di ritmi pacati e riposanti. Camminiamo per strada, tra
auto che finalmente non alzano la voce e gente ferma sulla porta di
casa a chiacchierare. E siamo attratti dal profumo che emana dalle
pizzerie. In uno di questi locali decidiamo di cenare, affamati della
vera pizza campana: niente a che vedere con quelle "virtuali" della
metropoli lombarda.



Il giorno dopo seguiamo una strada tutta curve, che si inerpica
sulle colline, e ci porta tra il verde degli ulivi verso il paese di
Campagna, sempre in provincia di Salerno.

Siamo qui in cerca di angeli, appunto. Alla ricerca di una Milizia
molto particolare che ha il nome del più speciale degli esseri celesti,
"la Milizia di san Michele".

Rischiamo di perderci però, perché polverose vie sterrate si
aprono di continuo sulla strada principale e il navigatore
dell'automobile "insiste", chissà per quale motivo, nel farci passare
attraverso gli uliveti. Ma perdere la strada non sarebbe un guaio: il
paesaggio è un dipinto, col cielo indaco pesante e l'argento delle
foglie d'ulivo. L'aria profuma vagamente di menta e la chiesa di santa
Maria La Nova compare all'improvviso sulla nostra destra.

Sappiamo subito di essere arrivati perché un cartello recita
"Benvenuti nell'Oasi di San Michele". Don Marcello ci aspetta sul
sagrato, il breviario in mano, per accompagnarci a fare colazione.

"Prima prendiamo il caffè", dice. "Poi vi mostro la chiesa".



Don Marcello Stanzione, 46 anni, è un prete campano che ha
dedicato la vita allo studio e alla diffusione del culto degli angeli.
Nella antica abbazia di Santa Maria La Nova, tra Eboli e Campagna, ha
ideato una vera e propria "cittadella degli Angeli". Statue, ceramiche,
affreschi, libri, manifesti, santini, un museo, una biblioteca, sale
per convegni, per conferenze, tutto per gli Angeli, sui quali don
Marcello ha scritto anche una ventina di libri.

"Gli Angeli sono la meraviglia dell'universo", dice. "Sono un
dono stupendo dell'immenso amore di Dio. Una realtà così sublime che
supera ogni immaginazione ed è per questo che noi uomini fatichiamo a
ritenerla concreta. Molti credenti infatti pensano che sia una bella
favola. Invece l'esistenza degli Angeli è una verità di Fede, quindi
una verità rivelata da Dio, sulla quale un cristiano non può
assolutamente dubitare".

"Io mi sono preoccupato che questa devozione potesse avere basi
saldamente teologiche e quindi ho fondato una biblioteca specifica dove
si trovano le migliori opere del settore, e poi ho dato vita a un
museo, che è diventato uno di più interessanti che si conoscano
sull'argomento. Insomma, a poco a poco questa Abbazia è diventata un
Centro di Angelologia conosciuto ormai anche all'estero".



Nella chiesa di don Marcello ci sono angeli ovunque. Mosaici e
quadri sulle pareti, statue nelle nicchie e sui cornicioni. E il più
raffigurato è ovviamente San Michele Arcangelo, il guerriero alato con
la spada in mano.

"San Michele è il "difensore" per eccellenza>>, spiega don
Marcello. "E' il principe degli Angeli, il più bello e il più
potente. San Giovanni nell'Apocalisse racconta che San Michele fu a
capo degli Angeli fedeli nella battaglia contro gli "altri" angeli,
capitanati da Lucifero, gli angeli che nella notte dei tempi si
ribellarono a Dio. Si legge in san Giovanni: "Scoppiò quindi una guerra
in cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il
drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci
fu più posto per essi in cielo." Ecco perché Michele è il protettore
della Chiesa e la sua missione è proprio quella di portare gli uomini
alla vittoria contro Satana. Su questa terra, noi siamo in guerra
perenne contro il diavolo che vuole allontanarci da Dio e l'Arcangelo
Michele ha il compito di combattere al nostro fianco. I nostri antenati
erano molti devoti a San Michele perché credevano con fede viva nella
grande guerra che è continuamente ingaggiata tra gli spiriti della luce
e quelli delle tenebre. E san Michele è proprio il segno della vittoria
sulle forze oscure. Il suo grido di battaglia è il suo stesso nome: "Mi
Kha El" significa infatti "Chi come Dio?" ed è una bandiera, un
vessillo portato alto contro chi ha avuto l'ardire di credersi simile a
Dio".

"La Milizia di San Michele Arcangelo", prosegue Don Marcello
"è un'Associazione di fedeli che si impegnano alla diffusione del vero
culto di San Michele e degli altri Angeli, in particolare dell'Angelo
Custode, attraverso varie iniziative come conferenze, convegni,
pubblicazioni di libri, di riviste, organizzazione di ritiri spirituali
e anche un concorso di poesia sugli angeli. (per informazioni www.
miliziadisanmichelearcangelo.org) Una delle nostre iniziative è il
"Meeting sugli Angeli", annuale convegno scientifico che teniamo nei
giorni 1-2 giugno. Quest'anno il meeting è arrivato alla sua quinta
edizione. Ci saranno dieci relatori, teologi, professori e anche un
personaggio della politica, la dottoressa Grazia Francescato, portavoce
dei Verdi, che terrà una conferenza dal titolo "San Michele e gli
Angeli nella mia vita di ecologista"".



Don Marcello ci fa da guida all'interno della mostra da lui
allestita: centinaia e centinaia di statuette, quadri, icone, immagini
che raffigurano gli Angeli nella loro costante presenza accanto agli
esseri umani.

"Il Catechismo della Chiesa Cattolica definisce gli angeli
"creature puramente spirituali, incorporee, invisibili e immortali,
esseri personali dotati di intelligenza e di volontà.". Questo è
importante. Gli angeli sono "esseri personali", quindi persone dotate
di intelligenza e volontà come noi uomini, e che il loro compito
principale è stare al fianco degli uomini quotidianamente".

"Benedetto XVI, grande e moderno teologo, ha richiamato
l'attenzione sugli Angeli non meno di due mesi fa, con un discorso
breve ma chiarissimo. Ha detto "toglieremmo una parte notevole del
Vangelo, se lasciassimo da parte questi esseri inviati da Dio". Ed ha
aggiunto: Essi sono "figure luminose e misteriose che nel nome di Dio
aiutano e guidano gli uomini". Gli Angeli hanno l'incarico specifico,
da parte di Dio, di difendere gli uomini dai nemici spirituali e anche
dai pericoli, dalle difficoltà, dai problemi che incontrano tutti i
giorni".

"L'angelo custode è sempre con noi", spiega ancora don Marcello.
"E' il nostro migliore amico e ci aiuta nel salvarci l'anima. Nel
"Catechismo della Chiesa Cattolica" si legge: "Dall'infanzia fino
all'ora della morte, la vita umana è circondata dalla protezione e
dalla intercessione degli angeli". Dio ha regalato ad ogni uomo un
protettore straordinario. Tutti ne hanno uno, anche coloro che non
credono e si dichiarano atei. E questo angelo può fare qualsiasi cosa
per il suo protetto. Purtroppo chi non crede, taglia volontariamente i
canali di comunicazione con il soprannaturale e allora è difficile per
l'Angelo intervenire. Ma è certo comunque che farà egualmente il
possibile, e anche l'impossibile, per la salvezza e il bene spirituale
del suo protetto. Tenterà in tutti i modi di non perderlo con
suggerimenti, ispirazioni, intuizioni, attraverso eventi, persone,
situazioni, sogni. E' un puro spirito, la sua conoscenza è grandissima,
in grado di intuire eventi futuri e quindi può avvisarci dei pericoli
che potranno minacciarci".

"Purtroppo devo ammettere che esiste molto scetticismo nei
riguardi degli angeli anche all'interno della stessa Chiesa. E'
doloroso da dire ma ci sono sacerdoti che non ci credono. Per secoli e
secoli la Chiesa ha fatto molto per la spiritualità angelica ma negli
ultimi sessanta, settant'anni c'è stato un vero crollo. Un vero e
proprio collasso nella spiritualità e gli angeli sono stati i primi ad
essere fatti fuori".

"E' nato allora uno stupido pregiudizio. Si pensa che se un
sacerdote parla troppo di angeli rischia di mettere Cristo in secondo
piano. Ma non è assolutamente così, anzi. Gli angeli portano sempre a
Gesù. Basti pensare che un angelo ha portato i pastori alla grotta di
Betlemme e che quando Cristo è risorto un angelo ne ha dato l'annuncio
alle pie donne. Così, per colpa di questi pregiudizi, i preti parlano
poco di angeli e questi invece sono presenti nelle filosofie new age e
nelle credenze esoteriche. Esistono libri e siti internet che spiegano
come fare per conoscere il nome del proprio angelo custode. Ma solo
alcuni dei più grandi santi della storia hanno avuto il dono da Dio di
sapere il nome del loro angelo custode!"

"Ecco, la Milizia vuole anche cercare di fare un po' di chiarezza
in questo. Spiegare che gli angeli non hanno nulla a che vedere con le
pratiche esoteriche ma che sono un validissimo aiuto. Qui nella mia
parrocchia ho ideato anche la "Via Angelica" su ispirazione della Via
Crucis. Si tratta di 14 stazioni in cui si ricordano gli interventi
degli angeli nella vita degli uomini. Interventi che salvano, su questo
possiamo essere certi."

Roberto Allegri

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