La Medicina Estetica è in grado di rispondere alle esigenze di miglioramento delle patologie, o comunque dei più comuni in estetismi del viso.

Rughe e segni di invecchiamento cutaneo, photo-aging, acne e suoi esiti cicatriziali, macchie, segni d’espressione oltre a labbra, zigomi e mento da rimodellare rappresentano i problemi che spingono un numero sempre maggiore di persone, a partire dai 25-30 anni, a rivolgersi al medico estetico: oggi più che mai, infatti, l’aspetto estetico del viso, e quindi il modo di apparire e di relazionarsi con il mondo esterno, svolge una funzione fondamentale nei normali rapporti di vita sociale.

Tutti questi inestetismi possono essere oggi trattati con successo grazie a materiali e tecniche di nuova generazione, che consentono di ottenere miglioramenti evidenti in tempi assai rapidi, in modo del tutto indolore e senza dover più ricorrere all’uso del bisturi.

L’invecchiamento cutaneo, il photoaging, le macchie e le rughe superficiali vengono efficacemente trattati mediante tecniche di peeling superficiale di biolifting (chiamato anche biorivitalizzazione).

Il peeling consiste nell’applicazione sulla cute di sostanze acide aventi caratteristiche rivitalizzanti, ringiovanenti, tonificanti e depigmentanti: la loro azione consiste nell’eliminare lo strato corneo, cioè lo strato più superficiale dell’epidermide, stimolando il ricambio cellulare e la produzione di collagene e di fibre elastiche.

Il risultato è rappresentato da un aumento della luminosità e della tonicità della pelle del viso, che risulterà più vellutata e levigata grazie alla riduzione o scomparsa delle rughe più sottili. Ci sarà inoltre un’attenuazione, anche consistente, delle iperpigmentazioni, cioè di eventuali macchie cutanee causate dall’esposizione al sole o dall’avanzare dell’età.

Il biolifting, di concezione ed applicazione più recente, si realizza mediante l’iniezione di sostanze rivitalizzanti, non riempitive, nelle zone del viso e/o del collo e del decolléte maggiormente interessate dai processi di “aging”, cioè di invecchiamento: queste sostanze, che altro non sono che vitamine, fattori di crescita tissutali, elementi antiossidanti, stimolano la produzione di fibre elastiche, acido jaluronico e collagene da parte del derma. L’”effetto ringiovanente” è apprezzabile fin dalle prime sedute.

Rughe più profonde e cicatrici da acne traggono beneficio da trattamenti un po’ più aggressivi, rappresentati da peeling caratterizzati da maggiore profondità di azione, anche con combinazioni di sostanze in grado di potenziarne ulteriormente l’efficacia, oppure dall’uso di materiali riempitivi, i “filler” iniettabili, in grado di “spianare” gli inestetismi più visibili.

A seconda delle esigenze si potranno utilizzare prodotti riassorbibili o non riassorbibili; questi materiali vengono comunemente e sempre più frequentemente utilizzati nel rimodellamento del contorno e del volume delle labbra, del mento e degli zigomi.

Controverso e dibattuto è invece l’uso della tossina botulinica per il trattamento delle rughe della fronte e di quelle cosiddette “d’espressione” perioculari.

Si ottiene un immediato effetto di “spianamento” di questi in estetismi, della durata di alcuni mesi: l’uso di tale prodotto per applicazioni estetiche non è tuttavia ancora ufficialmente riconosciuto e consentito dal Ministero della Salute, non essendo ancora stata sufficientemente studiata la sua potenziale tossicità a distanza di tempo.

Dott. Giuseppe Serpieri
tel. 335.679.1027
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