Il barbecue è sicuramente una delle tecniche di cottura della carne più antiche e apprezzate del mondo.
Fin dall’antichità l’uomo cucina la carne sul fuoco, e anche se nel corso dei millenni le tecniche di cottura si sono evolute e perfezionate, dando luogo a molte varianti culturali e geografiche, possiamo dire che questa tecnica di cottura è riuscita a passare indenne attraverso i millenni e a diffondersi pressoché in tutto il mondo. Sia che la si mangi in qualche ristorante, sia che la si cucini personalmente all’aperto, consumandola poi su dei tavolini di fronte a delle tende ferrino in mezzo alla natura, la carne alla griglia conserva un fascino innegabile in ogni angolo della terra.
Se volessimo fare un giro del mondo alla scoperta delle innumerevoli varianti del barbecue, troveremmo delle tecniche particolari in ogni paese, ma in ogni luogo scopriremmo una passione comune: quella della carne cotta alla griglia, un metodo di cottura semplice che regala però ai piatti di carne, ma anche di pesce, alle verdure e ai formaggi, un sapore unico. Il primo posto che ci viene in mente se sentiamo parlare di barbecue sono probabilmente gli Stati Uniti, dove il barbecue è una vera e propria istituzione. Si calcola che negli Stati Uniti circa l’80% delle famiglie possieda un barbecue, da tenere in giardino e mangiare all’ombra di un gazebo per giardino, e la domanda è in costante crescita. I dati rivelano inoltre che le famiglie statunitensi optano sempre di più per modelli moderni e sofisticati, dotati di tutti gli accessori barbecue necessari per fare una grigliata perfetta. Ma anche spostandoci dagli Stati Uniti possiamo trovare, in moltissimi altri paesi del mondo, numerose altre varianti del barbecue, varianti che pur avendo un nome diverso sono caratterizzate da una simile tecnica di cottura. In Sud America, per esempio, la carne alla brace o alla griglia assume nomi diversi: viene chiamata “asado” in Argentina e “churrasco” in Brasile. In entrambi i casi si tratta di piatti tipici di questi paesi, con una tradizione secolare, piatti che ormai hanno scavalcato i confini nazionali facendosi conoscere e amare in tutto il mondo. In Giamaica il barbecue è chiamato invece “jerk food”, una variante molto piccante e saporita della carne alla griglia, che viene preparata con peperoncini tipici di quei luoghi e spezie varie.
La tradizione del barbecue è diffusa anche dall’altra parte del mondo: tutti conoscono il kebab, uno dei piatti tipici dell’area del mediterraneo, araba e orientale, ma che ormai si può trovare sulle strade di ogni città del mondo. Naturalmente non si tratta di un tipo di barbecue “all’americana”, ma le basi sono simili: carne infilata in uno spiedo, in questo caso verticale, e cotta vicino ad una fonte di calore. Il kebab può essere servito come un vero e proprio piatto di carne o come ripieno di un gustoso panino. La carne alla griglia è una tradizione anche in Indonesia e in Giappone: nel primo caso si parla di “satè”, ossia di piccoli spiedini di pollo o di manzo grigliati, mentre in Giappone troviamo lo “yakitori”, cioè dei piccoli spiedini di pollo, verdure o pesce grigliati.
In conclusione, sia che si parli di carne grigliata su un barbecue a carbonella o un barbecue camping negli Stati Uniti, sia che si parli di un kebab gustato in un locale turco, in ogni caso la carne cotta sul fuoco riscuote sempre un enorme successo, e non sembra proprio conoscere confini.
A cura di Francesca Tessarollo
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