L’obesità gioca un ruolo importante nella cosiddetta Sindrome Metabolica (SM): con questo termine si identifica una particolare situazione clinica caratterizzata dalla concomitante presenza di fattori di rischio che collegati tra loro, potenziano con effetto moltiplicativo i danni a carico dell’apparato cardiovascolare.

Per definizione la SM comprende la contemporanea presenza di almeno tre gravi fattori di rischio tra: obesità viscerale, dislipidemia con trigliceridi aumentati o HDL colesterolo ridotto, glicemia elevata, ipertensione arteriosa.

Il rischio cardiovascolare riferibile alla SM è molto maggiore rispetto alla somma dei singoli fattori coesistenti per questo si parla di “rischio moltiplicativo”, per darvi un’idea della sua gravità pensate che l’incidenza d’infarto è tre volte superiore rispetto ai pazienti diabetici o ipertesi presi singolarmente, e la mortalità è addirittura sei volte superiore!

La SM di per sè predispone anche al rischio di sviluppare diabete tipo II con tutte le conseguenze sugli organi bersaglio, vasi, cuore, rene, occhi, cervello.

Dott. Guidalberto Guidi
Centro Specialistico Cardiologico Vascolare
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