In sette mesi circa 11.600 piccole imprese italiane sono riuscite a superare una fase di difficoltà dovuta alla crisi finanziaria grazie a nuovi finanziamenti, interventi di proroga delle scadenze o rimodulazione delle loro linee di credito e oltre 15.000 aziende sono state assistite, nella loro regolarizzazione e nel rispetto dei pagamenti. E’ questo il primo bilancio del progetto Sos Impresa Italia, lanciato a fine 2009 da Confartigianato, Cna, e Casartigiani, Confcommercio e UniCredit Group con l’obiettivo di traghettare in sei mesi fuori dalla crisi almeno 10mila imprese sane a rischio chiusura.

I risultati sono stati presentati questa mattina da Roberto Nicastro, Deputy Ceo di UniCredit Group, Gabriele Piccini, Country Chairman Italia di UniCredit Group, Cesare Fumagalli, Segretario generale Confartigianato, Sergio Silvestrini, Segretario generale Cna, Leopoldo Facciotti, Vice Segretario nazionale Casartigiani, Luigi Taranto, Direttore generale Confcommercio e Sergio Bertani, Responsabile crediti Retail Italy di UniCredit Group nel corso del tavolo nazionale di lavoro a Roma. Nell’occasione è stato annunciato che Sos Impresa Italia andrà avanti per altri sei mesi.

La crisi iniziata nel 2007 è stata molto dura ma non ha messo in discussione il modello produttivo italiano. Si è trattato piuttosto di un crollo del commercio mondiale che ha colpito soprattutto imprese e settori a forte vocazione manifatturiera. In una fase di forte discontinuità dell’economia si è dunque prospettata l’esigenza di un nuovo modo di fare banca ed è per questo che UniCredit Group, insieme a Confartigianato, Cna, e Casartigiani, Confcommercio ha dato vita al Progetto Sos Impresa Italia. L’iniziativa nasce da un lungo percorso di collaborazione tra UniCredit, le Associazioni di categoria e i Confidi. Un rapporto che si è consolidato nel tempo e ha consentito di continuare nel corso del 2009 a sostenere complessivamente più di 125.000 piccole aziende con oltre 10 miliardi di euro di nuovi finanziamenti.

In 7 mesi sono stati attivati tavoli di lavoro congiunto su tutto il territorio nazionale, definite insieme con le Associazioni le linee guida e le regole di funzionamento, realizzati 50 tavoli a livello regionale (che vengono riconvocati con cadenza mediamente bimestrale); realizzata una newsletter mensile alle Associazioni per garantire costante monitoraggio dell’iniziativa.

Nel 2009 circa un terzo dei nuovi finanziamenti (oltre 3 miliardi di nuovi finanziamenti a più di 30.000 aziende) sono stati fatti con Associazioni e Confidi. Anche nel 2010 continua il grande apporto di Associazioni e Confidi con oltre 1 miliardo di finanziamenti, mantenendo (e anzi aumentando) il tasso di accettazione delle domande, a testimonianza del supporto del Gruppo alle PMI (dal 76 al 79%).

Sul totale delle imprese clienti di UniCredit negli ultimi 13 mesi il 21% ha avuto almeno un momento di tensione finanziaria ma di queste solo il 3,2% (in controtendenza con la media italiana del 6,7% - fonte Rapporto Prometeia) non è riuscito a superare le difficoltà ed è sfociata in un default oppure ha avuto una richiesta di rientro sui finanziamenti.

Il settore che ha sofferto maggiormente è stato quello dell’edilizia, seguito da quello della distribuzione e della manifattura.

La fiducia delle piccole imprese tuttavia ha tenuto, soprattutto per quanto concerne le previsioni per il futuro e oggi, nonostante i timori per l’andamento dell’economia reale, è in via di stabilizzazione.

Per le piccole imprese le difficoltà sono arrivate soprattutto dal mercato

L’insorgenza della crisi ha congelato gli investimenti e allungato i tempi di pagamento. Anche se le imprese stanno reagendo, ci si aspetta che la ripresa avvenga con gradualità.

Oggi per un rilancio del settore si prospettano tre ambiti di intervento fondamentali:

- innovazione (l’Italia presenta minori investimenti in R&S rispetto alla media UE);
- internazionalizzazione (pur rappresentando lo 0,9% della popolazione mondiale l’Italia ha una quota del 3,5% dell’export mondiale. L’internazionalizzazione è quindi un importante volano per la crescita);
- patrimonializzazione (le piccole imprese sono più indebitate rispetto alle grandi. Ampi margini di miglioramento dal punto di vista della patrimonializzazione aziendale).

UniCredit Group e le Associazioni di categoria continueranno a lavorare al fianco delle piccole imprese: Sos Impresa Italia infatti verrà portato avanti ancora nei prossimi mesi e UniCredit è già pronta ad aderire ad una eventuale proroga da parte dell’Abi della moratoria sui finanziamenti alle Pmi.

Fonte: UniCredit Group News

0 commenti:

Posta un commento

 
Top