E' un po' di tempo, ormai, che i risultati restituiti dai motori di ricerca dopo interrogazione vengono affiancati dai famosi annunci sponsorizzati: nel motore di ricerca Google sono quelli appartenenti al circuito Adwords, il pay per click del colosso americano. La zona destra della pagina dei risultati definiti “organici” o “puri”, รจ quella destinata, di solito, alla visualizzazione di questi annunci. La forza di questi annunci e, in genere, del sistema promozionale di Google Adwords, consiste nell'attinenza degli annunci con le ricerche effettuate e con il contenuto dei siti affiliati al circuito. Fin qui tutto bene senonchรฉ gli annunci hanno iniziato a conquistare la parte piรน alta della pagina, in cima ai risultati organici. Chiunque dia uno sguardo ad una qualsiasi mappa termica relativa alla navigazione degli utenti sui siti (eyetracking), si accorgerebbe che questa semplice mossa ha portato un notevole incremento di click sugli annunci di Adwords a scapito dei risultati naturali che, vuoi per merito e per qualitร  dei contenuti, si trovano al vertice della classifica e che ora si vedono sopravanzati da siti che spesso risultano qualitativamente piรน scarsi. L'utente, sempre piรน pigro, ha una maggiore propensione a cliccare sugli annunci al top, quelli di Adwords, il cui sfondo รจ talmente trasparente da essere confusi con i risultati naturali di Google. Maggiore ctr maggiore guadagno per Google, crollo delle visite per i siti piรน in basso, che magari hanno investito in maniera consistente in una campagna seo. Ma non รจ finita qui. Sempre volto alla completa soddisfazione degli utenti, Google ha inserito all'interno delle pagine dei risultati le famose mappe, che dovrebbero assistere l'utente nella sua ricerca. Questo fenomeno รจ frequente nel settore turistico. Le mappe hanno una notevole utilitร  indubbiamente, ma spesso vengono messe in una posizione non proprio corretta, ovvero, tra i risultati sponsorizzati e quelli organici, creando una spaccatura visiva notevole e creando una specie di podio per le prime posizioni dominate da Adwords e ben isolate al top degli indici. L'occhio degli utenti, una volta aperta la pagina, cade con una certa frequenza su questa porzione di pagina, quella degli Adwords, cliccano con maggiore frequenza, riempiono le tasche di Google e, con ogni probabilitร , anche quelle degli inserzionisti. Tutto questo si traduce in uno spostamento delle attivitร  legate alla promozione sui motori di ricerca dal posizionamento classico per parole chiave ad attivitร  promozionali attraverso campagne pay per click. Se le abitudini degli utenti da una parte e le strategie di Google dall'altra andranno sempre piรน verso questa direzione di differenziazione dei risultati in termini di preferenza, l'attivitร  seo subirร  una consistente flessione, lasciando spazio ad una attivitร  di web marketing orientata unicamente al pay per click. Il fascino della lotta per la prima posizione a suon di link popularity, article marketing e social network forse, in un futuro speriamo piรน lontano possibile, lascerร  il posto a chi sarร  in grado di fare la migliore offerta del momento.

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