La pesante eredità della crisi economico-finanziaria del 2008 ha avuto effetti negativi anche sul mercato immobiliare italiano sia durante il 2009 che il 2010. Il momento particolarmente difficile che stiamo attraversando si traduce in cifre a volte preoccupanti altre sorprendenti. La maggiore responsabilità di tutto questo è sicuramente da attribuire al flop immobiliare verificatosi negli USA, in Spagna e in Gran Bretagna, che ha influenzato in maniera notevole anche la realtà italiana. La crisi del mercato immobiliare si traduce in riduzione del numero di transazioni intermediate e nel notevole allungamento dei tempi di vendita degli immobili. A questi problemi si aggiunge la stretta del sistema di credito concesso alle famiglie e alle imprese a causa della carente liquidità del sistema finanziario, e all'Euro che, dal 2000 a oggi, ha pressoché raddoppiato il prezzo delle case con una notevole incidenza sul potere di acquisto dei potenziali acquirenti. Ciò che prima costava un milione di lire, infatti, oggi ha un costo di mille euro o quasi nel mercato immobiliare. Ad oggi, in Italia, si contano almeno 250.000 nuovi alloggi in attesa di essere venduti e, come se non bastasse, si stanno investendo ingenti somme di denaro nell’edilizia per operazioni di trasformazione urbanistica. Cosi potremmo assistere, in brevissimo tempo, ad un' inflazione nel mercato immobiliare dovuta all’eccessiva offerta. Anche se i tassi Euribor ed Eurirs saranno favorevoli per tutto il 2010, la crisi del mercato immobiliare continuerà a farsi sentire ancora nei prossimi mesi dell'anno. Ma i primi spiragli pare si iniziano a intravedere soprattutto nel mercato residenziale delle nuove case, dove sembra che il peggio sia passato. I prezzi riprenderanno a salire a partire già da metà del 2011 e ancor prima nelle aree di pregio e turistiche. Mentre la situazione continua ad essere difficile per il settore dei capannoni industriali (piccoli, medi e grandi), per i negozi e le strutture alberghiere. Anche il mercato degli uffici non sta attraversando un momento felice anche se è prevista una moderata ripresa a partire dal 2011.
Nonostante il calo di intermediazioni, l’agenzia immobiliare continua ad essere considerata, in Italia, un buon punto di riferimento, più per informazioni che per consulenze valutative. Accade più spesso, infatti, che ci si rivolga ad essa per affidare un incarico di vendita che per far valutare l'immobile da acquistare o vendere. Più del 60% di coloro che vogliono vendere un immobile si affida all'agenzia immobiliare come canale di vendita formale. Altri scelgono altri tipi di consulenti come geometri, periti, commercialisti ecc.
I canali principali utilizzati da parte di chi vende o acquista immobili sono, in ordine di importanza:
- il passaparola;
- annunci immobiliari online;
- le affissioni pubblicitarie.
Per far fronte a questa crisi è necessari puntare, quindi, sulla professionalità e sulla competitività, fornendo agli utenti sempre più servizi ad alto valore aggiunto.
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