Per essere in forma e in salute bisogna considerare la propria alimentazione e il modo di getirla. Ma come orientarsi nel mondo enormemente largo che fa capo alle ricette in cucina ? Qual è il giusto mezzo tra le nuove tentazioni vegetariane e la cucina della nonna, mediterranea e casereccia? E perché non consumare anche cibi eccitanti ed etnici oppure le raffinatezze portate dalle ricette francesi?


Oramai nei supermercati si trova di tutto per poter osare ogni tipo di ricetta: dalla farina di manioca alla sauer sahne (panna acida), dagli spaghetti di riso ai “vermicelli” asiatici con le variazioni al kamut.


Consumare in modo consapevole e moderato i cibi vuol dire combinarli in modo armonioso: le ricette che vengono da lontano, quelle che sono parte della nostra storia nazionale e/o familiare oppure quelle prelibate che sono frutto di scuole e chef famosi non sono altro che alchimie di colori e sapori che contribuiscono a stimolare gusto e appetito: studi medici hanno dimostrato che mangiare un cibo che ci piace molto stimola la produzione di endorfine.

Il gusto del cibo e il piacere di mangiare: cosa sono le ricette primariamente, se non attenzione alle quantità e alla miscelazione degli alimenti?


Ma sono anche precise testimonianze della storia: pensate all’evoluzione del burro e dell’olio come condimenti, all’introduzione del pomodoro dalle Americhe, che adesso sono tipici della cucina mediterranea. Il pane e la pizza, la pasta e le nuove tendenze vegetariane come il tofu, oppure il recupero di tipologie di granaglie “antiche”, eppure così saporite e presenti nelle ricette regionali come il farro.


Le ricette sono e saranno sempre terreno per la creatività dell’uomo: prescindere che tu sia un cuoco esperto o un novizio alle prime armi, c’è la fuori un mare di idee in cucina che ti aspetta. Il piatto più gustoso? A volte è una ricetta che fa venire le lacrime agli occhi e sommerge di ricordi, come la torta della mamma o i biscotti al latte. Buoni proprio come quelli di tua nonna. E' la ricetta che ti permette di farli è lì, a testimoniare che nulla è perduto.

0 commenti:

Posta un commento

 
Top