Comunicato Stampa WWF Sicilia:

CACCIA, IL WWF: "IN SICILIA NEI PRIMI DUE GIORNI DI

APERTURA STRAGE DI FAUNA E LEGALITÀ. VIOLATI

I DIVIETI DEL CALENDARIO VENATORIO"

Video shock: a caccia anche ragazzi minorenni armati con fucili!

 

"E' stata una strage di fauna e di legalità". Così il WWF commenta i primi giorni di caccia in Sicilia, alla luce delle testimonianze raccolte dalle proprie guardie volontarie ed attivisti. Il Calendario venatorio emanato dall'Assessore regionale all'Agricoltura on. Titti Bufardeci aveva autorizzato in via straordinaria due giornate di anticipo della stagione di caccia per l'1 e 2 settembre. Sulla carta non si tratta dell'apertura generale della stagione venatoria, ma di una speciale deroga limitata. Secondo il calendario, infatti, si potevano cacciare solo tortore, colombacci e merli e nessun'altra selvaggina; ai cacciatori era proibito muoversi liberamente per le campagne (caccia vagante) essendo autorizzata solo la "caccia da appostamento", ossia "capanni" temporanei "costituiti da ripari di fortuna o da attrezzature smontabili"; inoltre i cacciatori non potevano imbracciare il fucile al di fuori di tali appostamenti, a meno che non fosse scarico e in custodia. Inoltre la caccia è attualmente vietata, secondo il Calendario, in tutte le Isole minori siciliane...


"Da quanto hanno accertato i nostri volontari e guardie giurate con videoregistrazioni digitali - dichiara Pier Francesco Rizza, Presidente del WWF Sicilia - in questi giorni sono stati più volte violati, in moltissime località dell'Isola, i divieti e le limitazioni previste: si è sparato, a Lampedusa come a Lipari; su decine di cacciatori incontrati nelle campagne del nisseno nessuno era in appostamento e tutti scorrazzavano liberamente in caccia vagante; abbiamo assistito a battute di caccia al coniglio con cani da cerca (modalità e specie vietate!) ed a spari oltre gli orari consentiti. Il WWF ha accertato una diffusa ed allarmante "deregulation" venatoria ed in alcuni casi abbiamo dovuto chiedere, come a Caltanissetta, l'intervento di Carabinieri e Corpo Forestale". "Nelle campagne del Nisseno, inoltre, abbiamo documentato un gravissimo fatto - aggiunge Ennio Bonfanti, coordinatore regionale delle Guardie giurate WWF -: ad imbracciare il fucile da caccia e sparare ai colombacci abbiamo scoperto un minore, accompagnato dal padre che assisteva come se ciò fosse normale e non un grave reato".


Il video del ragazzo minorenne armato e di alcuni casi di caccia di frodo è pubblicato sul sito dell'Agenzia www.GeaPress.org.


La preapertura decisa dall'Assessore Bufaredeci, con l'anticipazione di ben 18 giorni rispetto alla data canonica di apertura della caccia (terza domenica di settembre) si è rivelata una strage non solo di fauna ma anche di legalità. Il messaggio che è passato è stato catastrofico: il 1° settembre si apre comunque la caccia e quando si apre la caccia si spara, punto e basta; le numerose e dettagliate limitazioni e le prescrizioni delle norme vigenti sono diventate carta straccia! Anche la tragica morte  del cacciatore di Pachino (SR) del 2 settembre, trovato morto in un dirupo per una caduta accidentale, conferma che il divieto di caccia vagante è stato largamente ignorato.


Con il corpo Forestale ancora impegnato nell'emergenza incendi, inoltre, è stato di fatto impossibile controllare compiutamente le decine di miglia di cacciatori – provenienti anche da Calabria, Puglia ed altre regioni! – che si sono riversati nelle campagne. Per questo il WWF chiede all'Assessore Bufardeci l'immediata sospensione della stagione venatoria per ristabilire il pieno rispetto delle regole ed assicurare una capillare vigilanza, bloccando ulteriori attacchi alla fauna.


 

Palermo, 04.09.2010

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