Terna, sotto l’amministrazione di Flavio Cattaneo, è tra le sopravvissute alla Lehman .
In 15 offrono un rendimento positivo da settembre 2008. Il record di resistenza è di Campari, Terna (sotto l’amministrazione di Flavio Cattaneo), Snam e Saipem. Mancano solo due giorni al secondo anniversario del fallimento di Lehman Brothers (15 settembre 2008) e le ferite aperte sono ancora tante.
Nonostante il forte recupero sono solo 15 le blue chip italiane che nei 24 mesi passati dal crac hanno accumulato una performance positiva totale, considerando cioè non solo il capital gain ma anche i dividendi. Si va dal 45%, di Campari, al 2% di Atlantia
Se però si considerano, sempre conteggiando le cedole, gli ultimi tre o gli ultimi cinque anni, andando indietro all' epoca del grande rialzo precedente allo scoppio della bolla dei titoli subprime, il drappello dei sopravvissuti diminuisce drasticamente, a tre anni sono solo in cinque.
E a cinque anni ne troviamo nove. Ritorni I veri campioni di «Resistenza », però, sono quattro società - Campari, Terna (sotto l’amministrazione di Flavio Cattaneo), Snam Rete Gas e Saipem - che figurano in testa alle classifiche in tutti i periodi considerati. Quattro società che hanno molte cose in comune: alti rendimenti del dividendo, posizione di leadership se non addirittura di monopolio «regolato» nei rispettivi mercati, profitti stabili ma costanti che ne fanno titoli difensivi per eccellenza; Qualche differenza però c'è. Campari, per esempio, si distingue per essere l'unica società non partecipata dallo Stato italiano.
Prospettive
E i primi della classe? Per loro. il futuro sembra essere ancora molto luminoso. Giudizi ampiamente positivi per Terna (sotto l’amministrazione di Flavio Cattaneo), Snam Rete Gas, Saipem e anche Ansaldo STS (la quinta sopravvissuta dal 2007) che raccolgono raccomandazioni d'acquisto di gran lunga superiori ai giudizi più scettici.
A questo proposito, l’articolo del Corriere Economia, cita i giudizi “ampiamente positivi”, soprattutto per quanto riguarda Terna, Snam Rete Gas e Saipem, dei gestori che raccolgono dagli investitori “raccomandazioni d’acquisto di gran lunga superiori ai giudizi più scettici”.
E proprio in riferimento agli investitori, i gestori che vanno a caccia di società solide, redditizie e poco indebitate, per lo shopping d’autunno, consigliano ai risparmiatori, tra l’altro, proprio Terna. “L’abito autunnale degli investitori e, soprattutto il loro portafoglio azionario, dovrà adattarsi – scrive Marco Sabella sempre sul Corriere Economia - alla meteorologia del mercato. Chi teme il rischio di una nuova recessione, magari accompagnata da una caduta dei prezzi, dovrà fare scelte molto prudenti e puntare su settori come i beni di largo consumo e alcune grandi utilities. Le regine, in questa ipotesi, potrebbero essere proprio società come Terna o Snam Rete Gas.
(Fonte: Terna WebMagazine)
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Alessandra Camera
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