L’intervento più richiesto per una veloce rinfrescata è l’innesto di filler all’acido ialuronico. E oggi, grazie all’ausilio di una “nano-cannula” hi-tech, del calibro di un ago tradizionale ma più lunga, flessibile e con la punta arrotondata, siamo di fronte a una rivoluzione copernicana rispetto alla correzione estetica tradizionale.

Ci riferiamo alla Soft Restoration, tecnica di ringiovanimento mini invasiva e senza dolore che attenua le rughe, ma soprattutto rimodella e restituisce ai tratti del viso grazia e armonia.

I vantaggi di questa metodica sono molti: al posto di dozzine di punture sul viso, che non tutti sopportano, basta un solo forellino d’ago per parte se la zona da trattare è circoscritta, ad esempio all’area zigomatica o altro, e due forellini d’ingresso per parte se si deve trattare tutto il viso.

La grande flessibilità e l’ottima scorrevolezza dello strumento all’interno dei tessuti permette di distribuire il gel di acido ialuronico uniformemente sulla zona interessata, quasi “spalmandolo”, cosa che nessun ago rigido potrebbe mai fare.

La Soft Restoration, inoltre, consente anche di utilizzare nella stessa seduta tipi di gel NASHA diversi: il risultato è una sorta di soft lifting tridimensionale, che cancella le zone d’ombra ed esalta i punti luce del viso.

Altri vantaggi: il volume finale corrisponde esattamente al quantitativo di acido ialuronico introdotto e non si rischia l’effetto guance paffute che talvolta rimane per un po’, invece, dopo un lipofilling (innesto di grasso autologo).

Con la Soft Restoration basta un’unica seduta per trattare tutto il viso e il decorso post intervento è rapido: eventuali lievi gonfiori si riassorbono nell’arco di una giornata. L’effetto dura circa 12-18 mesi, dopo va ripetuto.

Prof. Giuseppe Sito
chirurgo estetico
Torino 011.566.0399
Milano 02.860.321
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