Tra pochi giorni sarà Halloween, festa popolare di origine pre-cristiana, tipicamente statunitense e canadese, ma che si celebra anche in Italia, la sera del 31 ottobre. Il nome "Halloween" deriva da "All Hallows Eve", che vuole dire appunto "Vigilia di Tutti i Santi", che ricorre, appunto, il primo novembre, ma potrebbe anche essere "All allows even", cioè "la sera in cui tutto è permesso", incluso che i defunti escano dalle tombe per far visita ai vivi. Questo spiegherebbe l'usanza durante questa festa di intagliare le zucche in modo da donargli un volto minaccioso, da poter illuminare con l'inserimento di una candela al suo interno, per ingannare gli spiriti maligni che si aggirano sulla terra. Vi è anche una leggenda britannica del fantasma di un ragazzo dal nome "Jack", che vaga con una lanterna ricavata da una zucca illuminata (Jack o'lantern, "Jack della Lanterna"), a causa delle malvagità compiute in vita anche nei riguardi del diavolo.
Halloween negli anni si è evoluta, divenendo più che altro la festa dei bambini che travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano ad almeno 13 porte urlando con tono minaccioso: "Dolcetto o scherzetto?", per allontanare la sfortuna. Ma non si è perso il suo collegamento alle zucche ed è per questo che se in questi giorni entriamo in pasticceria da Bastianello a Milano veniamo accolti da un plotone di zucche dallo sguardo minaccioso, ma dal cuore tenero di cioccolato.

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