Dopo aver sottoposto la nostra pelle allo stress estivo abbiamo a disposizione l’autunno e l’inverno per sottoporci ad una serie di trattamenti tonificanti e rigeneranti per curare la nostra pelle. La biorivitalizzazione è una terapia anche preventiva dell’invecchiamento: ha lo scopo di ottimizzare la fisiologia cutanea e incrementare il tono, l’elasticità e l’idratazione profonda della cute.
Si può agire sui diversi distretti corporei: viso, collo, decolleté, interno braccia, interno cosce, addome, mani e gomiti. In cosa consiste?
Si utilizzano varie sostanze per il trattamento di pelle avvizzita, rilassata, disidratata che sono iniettate con inoculazioni multiple e diffuse localizzate al derma superficiale sull’insieme del viso e del collo e delle altre aree da trattare.
Si corregge così la diminuita capacità cellulare di produrre nuovo acido jaluronico e fibre elastiche e la perdita, con l’avanzare dell’età, delle capacità dell’acido jaluronico stesso a legare acqua, con conseguente danno tissutale per disidratazione e conseguente formazione delle rughe.
Il derma è composto da fibre di collagene e molecole di acido jaluronico che fissano l’acqua e generano volume. L’acido jaluronico dona elasticità e tonicità alla cute. L’utilizzo in abbinamento con filler ci garantisce correzione e biorivitalizzazione delle pelle nella sua totalità.
Il medico che si occupa di medicina estetica può proporre oggi al proprio paziente una vasta gamma di molecole che validamente si integrano in un programma di biorivitalizzazione della cute.
Questi prodotti, oltre a svolgere un’azione ristrutturante e intensamente idratante sono dotati di bio-interattività nei confronti dei fibroblasti: li stimola a produrre collagene, elastina e ulteriore acido ialuronico endogeno, proteggendoli contemporaneamente dall’azione dannosa dei radicali liberi che si formano continuamente, in particolare durante l’esposizione solare. Esistono due metodiche di biorivitalizzazione cutanea:
la prima metodica, usata nella prevenzione e cura dell’invecchiamento cutaneo, consiste nell’esecuzione di infiltrazioni intradermiche lineari in senso verticale e orizzontale su aree estese del volto e del collo (utile in particolare a livello delle guance e delle regioni perioculari, le più danneggiate dalla perdita di elasticità e di idratazione che porta a quell’antiestetico aspetto “corrugato”); prevede sedute distanziate di una settimana con sedute di mantenimento poi mensili.
La seconda metodica è più utile in persone giovani che vogliono prevenire e contrastare l’invecchiamento cutaneo dovuto all’esposizione solare o a lampade abbronzanti: si effettuano numerose microiniezioni, molto superficiali, praticamente indolori, distanziate di un centimetro l’una dall’altra sul volto, sul collo e decolleté ed, eventualmente, anche sulle mani: la sostanza poi si distribuisce uniformemente nel derma superficiale legando acqua ed aumentando visibilmente l’idratazione e il turgore cutaneo.
E’ consigliabile effettuare 2 sedute settimanali prima dell’esposizione solare: in questo caso si attua una prevenzione attiva del fotoinvecchiamento sfruttando in pieno l’azione di protezione anti-radicali liberi dell’acido ialuronico; le eventuali sedute di mantenimento ogni 2 mesi. Ottimi sono i risultati ottenibili sul collo, che frequentemente le pazienti chiedono di correggere, perchè è una zona che può presentare molto precocemente i segni dell’età a causa di un’accentuato rilassamento muscolare.
Al contrario dei riempitivi che in questa zona non hanno mai dato ottimi risultati, l’acido jaluronico in forma naturale ci permette di ottenere una buona distensione ripristinando turgore, elasticità e compattezza alla cute. In genere sul collo sono necessari almeno cinque/sei trattamenti a due settimane di distanza uno dall’altro e di un sucessivo mantenimento personalizzato.
Dott. Pietro Martinelli
Medicina Estetica Preventiva Antiageing
viale Italia 4, 25126 Brescia
tel: +39.030.48275
www.martinellimedicinaestetica.it
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