Habanera Carmen (the structure of the pieces a...Image via WikipediaIl 2010 si sta per concludere, e Rimini ci propone, come ogni anno, di cominciare l’Anno Nuovo con un’opera lirica: il 2011 inizierà con la Carmen di Bizet, il 1° gennaio alle 17.30 e il 3 gennaio alle 20.30 all’Auditorium Palacongressi.

Il primo passo da fare è quello di scegliere un posto dove stare: un hotel rimini 3 stelle, un albergo con piscina, un luogo per trascorrere i giorni finali del 2010 e entrare al meglio nel 2011; poi si può gustare l’ottima cucina romagnola scegliendo tra le numerose trattorie per famiglie per assaporare le ricette tradizionali della zona.

Se scegliete di trascorrere una notte di San Silvestro romantica, ci saranno tantissimi ristoranti Romagna dove potrete prenotare per una cenetta a due: un ristorante con giardino, magari, per rendere l’atmosfera ancora più suggestiva.

Passata la notte di San Silvestro, la proposta di Rimini per il primo giorno dell’anno è una delle opere liriche più conosciute e amate: la Carmen di Bizet. È il capolavoro del compositore francese, messa in scena per la sua prima assoluta all’Opéra Comique di Parigi il 3 marzo 1875.

La storia della sigaraia di Siviglia è stata scelta per iniziare il 2011: le sue arie, prima tra tutte la celeberrima Habanera, daranno l’inizio al Nuovo Anno con la tragica energia trasmessa dall’opera di Bizet, tra canti e danze dal sapore spagnoleggiante.

I biglietti sono in prevendita dal 2 dicembre 2010, e i prezzi oscillano tra i 25 e i 50 euro e sono acquistabili presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico nel centro storico di Rimini, in Piazza Cavour, 31, tutti i giorni domenica compresa dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30, tranne il giovedì, dalle 17.30 alle 20.00. Per richiedere i biglietti se abitate fuori provincia potete opzionare i biglietti per un giorno e pagare tramite bonifico intestato ad Atto Primo Associazione Rimini inMusica.

La trama racconta di un ambiente dove regnano disperazione, povertà e tradimento, e Carmen è una bella gitana, vivace e passionale, che vive seguendo istinto e sentimenti, sfidando le regole e il destino. La scena si svolge in Andalusia, a Siviglia, una terra normalmente associata a quell’allegria e quel colore che in effetti non mancano, ma qui sono velati da un disagio sociale che porta ad una sensazione complessiva di tristezza: l’allegria che si vede nella Carmen è quella che si vive nei quartieri più malfamati, dove non rimane altro che cercare di coprire la disperazione fingendo un sorriso, sperando che porti un po’ di sollievo.

Un’opera nella quale troviamo temi importanti, che purtroppo possono essere considerati sempre attuali: esistono ancora luoghi dove la criminalità regna, dove la disperazione è il sentimento più diffuso e viene mascherato da una triste allegria. Ma accanto a questo c’è anche la speranza di cambiare e migliorare, di far conoscere realtà diverse e di andare avanti creando quartieri, città, Paesi dove le risate sono vere e non servono a nascondere le lacrime.

L’augurio più grande che possiamo farci in questo momento storico è quello di tornare a sorridere, dopo essere riusciti a cacciare chi ce lo impedisce: auguri per un 2011 pieno di gioia, sorrisi veri, orgoglio e dignità!



A cura di Lia Contesso

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