Molti sono i ragazzi che, al termine delle scuole superiori, decidono di iscriversi all'università, causando anche un aumento della richiesta di alloggi nelle città universitarie.

Tra gli iscritti nelle università italiane, molti sono quelli che, per scelta o per necessità, decidono di trasferirsi nella città in cui si trova l'ateneo prescelto, ma trovare un alloggio in una città universitaria non è sempre così semplice. Gli alloggi predisposti dall'università, innanzitutto, sono tutt'altro che sufficienti per rispondere alla cospicua domanda degli studenti fuori sede, che nella maggior parte dei casi devono rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione alternativa, prendendo degli appartamenti studenti in affitto.

Le difficoltà che si incontrano quando si cerca un alloggio in una delle maggiori città universitarie italiane sono molteplici, e vanno dai prezzi spesso troppo alti per i budget risicati degli studenti, alla fatiscenza di alcuni alloggi, fino ad arrivare ad un'offerta che, soprattutto in determinati periodi dell'anno, non è completamente in grado di soddisfare la domanda. Molti degli appartamenti e delle case per studenti, inoltre, vengono affittati dai proprietari in nero, senza far firmare un regolare contratto, fattore che naturalmente ha delle conseguenze sul livello di garanzia degli affitti. Ma il fattore che maggiormente preoccupa gli studenti e le famiglie sono i prezzi degli alloggi, che in talune città superano la cifra massima che ci si può permettere. Le città universitarie più care, in particolare, sono Roma e Venezia: per un appartamento di 40-60 mq si può arrivare a spendere circa 870 euro al mese nella città capitolina e di 800 euro nel capoluogo veneto, ma la situazione non cambia di molto in altre città italiane, come Milano o Firenze. Non a caso molte famiglie, o almeno quelle che se lo possono permettere, preferiscono fare un investimento a lungo termine e decidono di comprare casa a Padova o in altre città universitarie, per avere un punto di riferimento durante tutto il corso di studi del figlio e magari anche oltre. L'alternativa più gettonata, però, è la condivisione dell'appartamento, e in certi casi anche di una singola stanza, con altri studenti, preferibilmente amici o compagni di corso. Nelle città universitarie esistono dei particolari tipi di contratto studiati ad hoc per gli studenti iscritti a corsi di laurea, perfezionamento e specializzazione.

Tra gli studenti che decidono di prendere in affitto un appartamento o una stanza si registrano delle tendenze comuni: innanzitutto, il periodo di maggiore richiesta è tra settembre e ottobre – quando cioè cominciano le lezioni - soprattutto tra le matricole. Gli iscritti agli anni successivi, che già conoscono la realtà universitaria e il mondo degli affitti, si muovono infatti già nei mesi precedenti, in particolare verso luglio, mentre i nuovi iscritti spesso aspettano l'avvicinarsi dell'inizio delle lezioni per cercare case in affitto, soprattutto se devono sostenere dei test d'ammissione e non sanno ancora di preciso quale sarà il loro destino. Gli alloggi più quotati sono quelli che sorgono nelle vicinanze delle sedi universitarie o in zone ben fornite dai servizi di trasporto pubblico (pochi sono infatti gli universitari che hanno la macchina), e negli ultimi tempi si comincia a preferire la stanza singola rispetto a quella condivisa.

Gli studenti sono inoltre sempre più attenti alla qualità dell'immobile e degli arredi, anche perché solitamente preferiscono appartamenti già arredati, e dimostrano di preferire abitazioni con riscaldamento autonomo e spese condominiali contenute: l'obiettivo, infatti, rimane sempre quello di contenere i costi, cosa che comunque, in certe città universitarie, non risulta sempre così facile.


Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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