La chirurgia plastica si declina sempre di più al maschile. La crisi economica ha portato a un calo generale gli interventi di tipo estetico (-2,4% negli Usa, dal 2008 al 2009), ma per gli uomini il dato è in controtendenza. Le richieste da parte del “sesso forte”, infatti, sono cresciute dell’8,6%, con un netto aumento di preferenze per le tecniche meno invasive per il ringiovanimento del viso (+11,4%) secondo i dati dell’Asaps (American Society for Aesthetic Plastic Surgery).
E se in Italia mancano numeri precisi, l’esperienza degli specialisti conferma il trend: «A me si rivolgono soprattutto i “baby boomers” -spiega Francesco Bernardini, chirurgo oculoplastico con studi a Torino, Genova e Milano-, i nati negli anni ’50 e ’60, che hanno buone disponibilità economiche e ci tengono a prendersi cura di sé. Per loro l’obiettivo è conquistare un aspetto rilassato e “togliersi” una decina d’anni».
La chiave per farlo è puntare tutto sullo sguardo, da valorizzare e ringiovanire con varie tecniche: filler per cancellare le rughe e ridefinire i volumi, blefaroplastica per contrastare l’abbassamento della palpebra, o lifting endoscopico per modificare la forma delle sopracciglia.
«Ai pazienti maschi -continua Bernardini- consiglio di intervenire sulle rughe della fronte. È vero che questi segni possono essere affascinanti e danno un messaggio di virilità, ma esprimono anche vecchiaia e stanchezza. Qui applico trattamenti con filler o tossina botulinica, in modo da restituire freschezza allo sguardo e migliorare la pelle. Senza nulla perdere in mascolinità».
Chi, invece, desidera un risultato definitivo deve optare per un’operazione di chirurgia estetica: «La blefaroplastica superiore oppure il lifting endoscopico, incidono su altezza e forma dell’arcata sopraccigliare, sollevandone la coda. Questo basta a donare un aspetto ringiovanito».
C’è il rischio che il paziente, con queste operazioni, perda qualcosa della sua apparenza virile? La discussione con lo specialista prima dell’intervento deve sempre includere tutti gli aspetti che riguardano il messaggio sessuale che si intende dare.
«Sopracciglia basse e rette sono associate all’immagine del “macho” -continua Bernardini-. Al contrario, a chi vuole ingentilire e “femminilizzare” lo sguardo si possono disegnare sopracciglia arcuate e più alte lateralmente». Si può intervenire in entrambi i sensi, anche con un trattamento light a base di filler che scolpisce fronte e zona oculare, a seconda degli obiettivi e dei desideri del paziente.
Dott. Francesco Bernardini
Microchirurgia oculare
Genova | Torino | Milano
www.oculoplasticabernardini.it
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