La presbiopia non è una malattia, ma il processo di perdita della capacità di messa a fuoco da vicino che incomincia all’età di 40-45 anni e si completa intorno ai 55-60 anni.

Anche chi non ha mai portato occhiali nella sua vita è costretto ad utilizzarli per leggere e svolgere molte attività quotidiane. Alcuni lavori di precisione sono svolti con maggiore difficoltà in quanto l'occhiale può interferire con una messa a fuoco ottimale.

Grazie alle attuali conoscenze sullo stroma, cioè sul corpo della cornea, la ricerca ha potuto mettere a punto delle lenti particolari di soli 3 millimetri di diametro che abbinate ad una specifica chirurgia sono in grado di correggere la presbiopia.

Perchè nella cornea? Perchè gli impianti corneali sono i meno invasivi in assoluto e garantiscono il miglior confort e soddisfazione per il paziente, rispetto ad altri trattamenti proposti per la correzione della presbiopia che eliminano sì gli occhiali, ma hanno come effetto collaterale la monovisione, che per molti pazienti non è una soluzione ideale o luna maggiore difficoltà a reintervenire in caso di necessità.

Chi non sopporta la scomodità degli occhiali da lettura può prendere in considerazione questo tipo di soluzione che è l'ideale per correggere una presbiopia compresa tra 2.5 e 3.5 diottrie.

Il materiale di cui sono fatte le lentine è un polimero idrofilo che è utilizzato da oltre 20 anni per produrre le lenti intraoculari (IOL). La zona centrale della lente non ha potere refrattivo, mentre la zona periferica ha potere refrattivo positivo per garantire la visione da vicino.

Inoltre lo specialista può rimuovere facilmente la lente e sostituirla nel caso sia necessaria nel corso degli anni una lente di maggiore potenza. Tutto il trattamento richiede pochi minuti ed è indolore.


Dott. Alberto Bellone
Torino | Milano | Busto Arsizio
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