FAO e UNICEF stimano in 1.200.000.000 le persone che soffrono la fame nel mondo, e per questo motivo muoiono circa 10.000.000 di bambini all’anno, circa 1 ogni 5 secondi, 17.000 al giorno!

Dall’altra parte, nei continenti del benessere, il 15% della popolazione mondiale utilizza l’80% delle risorse! Vi รจ una tale abbondanza di cibo che le persone si ammalano e muoiono per malattie dovute agli eccessi alimentari e alle conseguenti malattie metaboliche: in primo piano il diabete che fino a pochi anni fa si concentrava nei paesi sviluppati, ma che ora rappresenta una minaccia globale espandendosi nei paesi in via di sviluppo dove le carenze economiche e sanitarie non consentono neanche le piรน elementari terapie.

Oggi che la vita media si รจ notevolmente allungata essendo a cavallo degli 80 anni, mentre era di 50 agli inizi del secolo, รจ piรน che mai necessario avere una visione a lungo termine del problema. Bisogna inoltre considerare che le Malattie Cardiovascolari sono tuttora la prima causa di morte ed invaliditร  nel mondo occidentale, piรน di tutti i tipi di tumore messi insieme.

Abbiamo dei dati certi, statisticamente molto rilevanti, che la restrizione calorica favorisca la normalizzazione della pressione arteriosa, del peso corporeo e del metabolismo dei grassi e degli zuccheri e possa ridurre l’incidenza e le conseguenze delle malattie cardiovascolari,allunga sicuramente la vita attivando dei geni specifici di longevitร , ma soprattutto allunga quel periodo di salute e benessere che consentirร  di vivere attivamente e con gioia anche la terza etร  (healthy aging).

Ridurre i consumi alimentari oggi puรฒ essere una scelta consapevole ma nel prossimo futuro sarร  una necessitร .

Le proiezioni demografiche prevedono un incremento della popolazione mondiale dagli attuali 6,8 miliardi a circa 9 miliardi fino al 2050, poi un progressivo calo fino ad un livellamento nella seconda metร  del secolo. Il maggior incremento lo avranno i cosiddetti Paesi in via di sviluppo.

L’ Africa potrebbe raggiungere i 2 miliardi di abitanti e l’insicurezza alimentare non potrร  che aumentare. L’autorevole Worldwatch Institute dal 2010 ha un tema centrale per il nostro futuro: la necessitร  di trasformare le culture e di passare dal consumismo alla sostenibilitร . Negli ultimi 50 anni il consumismo si รจ imposto quale cultura dominante in un paese dopo l’altro, รจ diventato uno dei motori dell’inarrestabile crescita della domanda di risorse e della produzione di rifiuti che sono il marchio distintivo della nostra epoca. La corsa alle risorse, acqua compresa, sarร  sfrenata e senza controllo, pensiamo all’enorme richiesta di energia! Lo sviluppo sarร  insostenibile e potrร  portare al ”limite critico di crescita” e al collasso l’Ecosistema.

Siamo all’inizio di una nuova Epoca Geologica totalmente caratterizzata dall’intervento umano, l’Antropocene, a differenza ti tutte le Epoche precedenti dominata dall’impatto dell’uomo sull’ambiente.

L’Umanitร  intera non potrร  piรน vivere al di sopra dei limiti biofisici del nostro pianeta. Non รจ difficile immaginare che se non cambieremo le nostre abitudini alimentari non vi sarร  cibo sufficiente per tutti. Dovremo imparare a mangiare meno ma meglio, forse come diceva Einstein con grande lungimiranza, il futuro dell’umanitร  sarร  piรน vegetariano.

Dott. Guidalberto Guidi
Centro Specialistico Cardiologico Vascolare
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