I giochi fanno parte della vita dei bambini, e la loro origine è molto più antica di quanto si possa pensare.
Dai giochi in legno agli ultimi ritrovati tecnologici, da che mondo e mondo i giocattoli accompagnano i bambini di tutto il mondo nel percorso della crescita, e anche se le tipologie di giochi e giocattoli si sono evolute e sono cambiate anche in modo considerevole nel corso dei secoli, non è cambiato il bisogno dei bambini e dei ragazzini di dedicarsi all'attività ludica.
Grazie a degli antichi reperti archeologici e a testimonianze scritte giunte fino ai nostri giorni, sappiamo per certo che già presso molte civiltà antiche, dagli Egizi ai Sumeri, i più piccoli erano abituati a passare parte del loro tempo con vari tipi di giocattoli. I birilli, per esempio, erano conosciuti già nel IV secolo a.C., e sembra incredibile che tale gioco sia stato capace di attraversare i secoli e resistere fino ai giorni nostri. I birilli non sono però gli unici giochi che i bambini moderni hanno in comune con i propri antenati: la bambola, per esempio, tuttora il gioco preferito dalle bambine di tutto il mondo, pur con delle differenze sostanziali rispetto ai nostri giorni era già diffusa molto tempo fa. Le prime bambole di cui abbiamo conoscenza comparvero in Egitto nel 2000 a.C.; si trattava di oggetti in legno, avorio o terracotta, che venivano donati simbolicamente alle divinità nel momento in cui le loro proprietarie uscivano dall'età dell'infanzia. Le prime fabbriche di bambole nacquero in Germania, a Norimberga, molti secoli dopo, più precisamente nel XV secolo, e in seguito si cominciarono a produrre anche altri oggetti per le bambole, quali le stoviglie e i servizi da the. La bambola più famosa, Barbie, nacque molto tempo dopo, più precisamente nel 1959, mentre i primi bambolotti meccanici, in grado di muovere gli occhi ed emettere suoni, vennero lanciati sul mercato inglese nel 1701.
Come la bambola per gli egiziani, allo stesso modo per molte civiltà del passato i giochi avevano anche una certa valenza simbolica, e per questo motivo venivano donati ai bambini in occasioni particolari: a Roma durante i Saturnali e in Grecia durante le feste delle Antesterie, per esempio. Nel tempo i giocattoli sono diventati sempre più importanti anche per un'altra ragione, ossia perché aiutavano a delineare i diversi futuri ruoli sociali di maschi e femmine: giocando con i soldatini i bambini diventavano più familiari con la guerra, mentre le bambine si abituavano con le bambole ad accudire i propri futuri figli.
Tornando alle evoluzioni dei giocattoli nel corso della storia, facciamo un balzo nei secoli XVI e XVII, periodo in cui si svilupparono molto i giochi legati all'attività fisica, dalla corda al rubabandiera, mentre nel XIX secolo, complice lo sviluppo della produzione industriale, cominciò la produzione di massa dei giocattoli. Nel corso del Novecento, e in particolar modo nel secondo dopoguerra, vennero introdotti nuovi materiali, quali la celluloide e la plastica, che sicuramente influenzarono anche la produzione di giocattoli, e di bambole in particolare.
I bambini dei nostri tempi hanno sicuramente a disposizione molti più giochi con cui divertirsi e passare il tempo, giochi che si possono trovare molto facilmente non solo nei negozi specializzati, ma anche nelle mercerie e nelle cartolerie, accanto a borse con animali, quaderni e quant'altro che pur non essendo dei giocattoli veri e propri sono fatti in modo da attirare l'attenzione dei bambini e far sembrare ogni cosa un gioco. Passando in rassegna i giochi moderni, inoltre, non si possono non menzionare i videogiochi e simili, che grazie ai numerosi e veloci sviluppi che si sono avuti nel campo della tecnologia e dell'elettronica si sono diffusi enormemente negli ultimi anni.
Una cosa che non è cambiata, però, è lo stretto legame tra infanzia e gioco, un legame atavico che rimane una parte fondamentale della vita di tutti noi.
Articolo a cura di Franesca Tessarollo
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