Nel processo di invecchiamento del volto, non sono solo le rughe o le macchie od i sottili segni ad essere interessati, ma in modo inconsapevole, anche i cosiddetti volumi del volto. E cosa sono i volumi del volto?
Alla nascita, ed è sufficiente guardare un bel bimbo paffuto, il volto è ricco di “convessità”, ovvero è rotondo, con il sottocutaneo ben rappresentato, – che bello dare un pizzicotto ad un bimbo! – che, con il passar del tempo, si consuma sino a trasformare una convessità, la guancia paffuta e rotonda di un bimbo o anche di un giovane, in una guancia scavata, vuota, tipica dell’anziano.

E’ un processo inarrestabile, lento ma progressivo, che coinvolge tutti anche se in misura diversa, e che contraddistingue inesorabilmente la “Vecchiaia”. Pochi ne fanno riferimento, i più sono colpiti dalle rughe… ma tutti ne sono colpiti.

Guardiamoci intorno, quanti, superata la… antina…hanno ancora guance piene, zigomi alti e pronunciati, occhi che sovrastano le guance con l’espressione ancora viva e vivace e non confusa in un viso piatto e indifferente, ove assumono solo la forma di due …palline disperse nel buio? Ma, sembra fin troppo facile descrivere quel che la Natura prima crea e poi lascia appassire, ma è altrettanto facile trovare ed applicare i giusti rimedi.

Da che cosa è composto uno zigomo? La regione malare o zigomatica è una regione, ove la sporgenza, la prominenza, è data da osso e tessuto adiposo, e da un sottile strato muscolare che si frappone. Risulta quindi semplice ed intuitivo immaginare che per ridare il giusto volume a questa regione così importante ma così spesso dimenticata, dobbiamo ripristinare questi due elementi.

Il primo, l’osso, è formato da idrossiapatite di calcio, ovvero da una sostanza minerale, di cui abbiamo oggi l’esatta replica creata in laboratorio e peraltro approvata dalla FDA, importantissimo organismo di controllo dei farmaci, presente negli U.S.A. e la cui attenzione e severità è ben nota.

Tale materiale, che viene per lo più adoperato proprio ove c’è carenza ossea si chiama Radiesse e consente, con poche e semplici punturine, di ripristinare la carenza ossea. E per il grasso? Beh, c’è il grasso stesso, prelevato per lo più dalla regione sovrapubica, ben ricca di cellule staminali, che, con una minilipoaspirazione, viene introdotta con la tecnica del Lipofilling, utile anche in tante altre regioni del corpo, lì dove manca, sì da ricreare perfettamente la convessità del viso..

E per chi “odia” il bisturi, non vuol sentir parlare di lipoaspirazione, è troppo magro e non ritiene di aver grasso a sufficienza? Ecco allora venirci in aiuto il nostro caro e buon Acido Ialuronico, che strutturato ormai in forme chimiche diverse e, soprattutto in fluidità e consistenze differenti, può aiutarci a ripristinare i volumi del volto, lo abbiamo già detto tante volte…, con una semplice puntura, indolore, sicura e durevole nel tempo. e allora, da oggi in poi, guardiamo non solo le nostre rughe o i nostri segni, ma impariamo ad osservare i “ volumi”, deliziosa forma geometrica, che vuol dire… gioventù.


Prof. Giuseppe Sito | chirurgo estetico
Torino 011.566.0399 | Milano 02.860.321 | Napoli 081.402.042
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